L’orbita terrestre sta diventando sempre più affollata. Non si tratta soltanto di satelliti, molti satelliti considerando il progetto di Elon Musk. Il problema principale sono i detriti, spazzatura spaziale che si crea principalmente quando un satellite viene colpito o si rompe. Il problema è che ogni pezzo vagante è un pericolo per tutto ciò che si muove lassù.
In cantiere ci sono diversi progetti che puntano a risolvere questo annoso problema, ma un altro particolare sta venendo discusso. Non è qualcosa di radicale che prevede l’andare lassù per prendere tutto quello accumulato, è piuttosto un’idea per cercare di ridurre i futuri incidenti. Come? Mettendo una tassa alle compagnie private proprietarie dei satelliti.
Come risolvere il problema dei detriti in orbita
L’idea del CIRES deposita alla National Academy of Sciences è di imporre una tassa di 235.000 dollari annua per fare crescere il valore del settore e migliorare la tecnologia e i sistemi di sicurezza.
“Lo spazio è una risorsa comune, ma le aziende non tengono conto del costo che i loro satelliti impongono agli altri operatori quando decidono se avviare o meno. Abbiamo bisogno di una politica che consenta agli operatori satellitari di considerare direttamente i costi che i loro lanci impongono ad altri operatori”.
In sostanza, si vuole rendere questo business più costoso così da rendere gli operatori più attenti a quello che viene messo in orbita. Si tratta di una piccola speranza nel tentativo di ridurre l’affollamento dell’orbita bassa. Attualmente ci sono oltre 20.000 oggetti in quel punto dell’orbita e molti sono detriti e non satelliti in funzione.