Il diabete di tipo 2, o diabete dell’adulto, è una malattia metabolica, caratterizzata da glicemia alta in un contesto di insulino-resistenza. E’ diverso dal diabete mellito di tipo 1, in cui vi è una carenza assoluta di insulina a causa della distruzione delle Isole di Langerhans del pancreas. Quest’ultimo occupa solo il 10% dei casi, a dimostrazione che il diabete di tipo 2 è quello più diffuso.
L’obiettivo del soggetto affetto da questa malattia è quello di monitorare costantemente il livello di zuccheri nel sangue che, se eccessivo, può portare a problemi gravi di salute. Dalle ultime ricerche è emerso che un modo per ridurre la glicemia è includere un certo olio nella dieta. Scopriamo quale.
L’olio contro il diabete di tipo 2
La ricerca ci dice che l’olio di semi neri, che deriva dai semi neri di una piccola pianta chiamata Nigella sativa, può contenere benefici per ridurre la glicemia. Una panoramica del 2016 sul British Journal of Pharmaceutical Research, ha indicato che il ruolo dei semi di N. sativa nel trattamento del diabete è sostanzialmente ottimo in quanto migliora la produzione di insulina, la tolleranza al glucosio e la vita delle importanti cellule beta, in quanto quest’ultime sono le uniche nel pancreas che immagazzinano e rilasciano l’ormone insulina.
Inoltre, uno studio del 2013 ha concluso che alte dosi di questo olio hanno aumentato significativamente i livelli sierici di insulina nei ratti diabetici, fornendo un ottimo effetto terapeutico. Un ulteriore studio in merito del 2014 ha concluso che l’aggiunta di curcuma, una spezia con proprietà terapeutiche interessanti, e semi neri alla dieta dei ratti diabetici ha ridotto l’assunzione di glucosio nel sangue, acqua e cibo.
Tra i benefici della curcuma, la ricerca ha dimostrato che le spezie vantano proprietà ipoglicemizzanti ottime e la curcuma in particolare può ridurre il livello di glucosio nel sangue, così come altre complicanze legate al diabete.