Scoperti diamanti sintetici più duri di quelli naturali

Date:

Share post:

Un team di ricercatori ha sviluppato una nuova forma di diamante, caratterizzata da una struttura esagonale e una durezza superiore a quella dei diamanti naturali. Questa innovazione potrebbe aprire la strada a importanti applicazioni industriali.

Una struttura esagonale rivoluzionaria

A differenza della tipica struttura cubica dei diamanti naturali, il nuovo materiale presenta una conformazione esagonale, nota anche come lonsdaleite. Questo lo rende più duro e resistente, con una durezza di 155 gigapascal (GPa), rispetto ai 110 GPa dei diamanti comuni.

Come vengono creati i diamanti sintetici ultra duri

Gli scienziati hanno ottenuto questa particolare struttura applicando pressioni estreme alla grafite, seguite da un riscaldamento fino a 1527 °C. Questo metodo ha permesso di superare le difficoltà incontrate nei precedenti tentativi di produzione, che avevano generato solo campioni piccoli o impuri.

Un materiale resistente anche al calore

Oltre alla durezza, i diamanti sintetici esagonali si distinguono per la loro stabilità termica. I test hanno dimostrato che rimangono intatti fino ad almeno 1100 °C, rendendoli ideali per applicazioni in ambienti estremi.

Le potenziali applicazioni industriali

Questa scoperta potrebbe avere un impatto significativo su diversi settori, tra cui:

  • Industria delle trivellazioni, per strumenti più resistenti ed efficienti.
  • Produzione di macchinari ad alte prestazioni, grazie alla loro durezza superiore.
  • Archiviazione dei dati, sfruttando le proprietà fisiche del diamante per nuove tecnologie.

Dal laboratorio alla produzione su larga scala

Rispetto ai tentativi precedenti, il nuovo metodo offre un percorso più chiaro per una produzione costante e in grandi quantità. La possibilità di sintetizzare diamanti con tali proprietà potrebbe rivoluzionare l’industria, migliorando l’efficienza di molte tecnologie.

Un passo avanti nella scienza dei materiali

La scoperta della lonsdaleite non è recente: fu identificata oltre 50 anni fa in siti di impatti meteoritici. Tuttavia, solo ora la scienza ha trovato un metodo per riprodurla con successo in laboratorio, aprendo la strada a nuove opportunità per l’ingegneria e l’industria dei materiali superduri.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Related articles

Bambini: averne uno ringiovanisce il cervello

Per alcuni fare un figlio è una scelta più semplice che per altri. C'è chi si mette a...

Mangiare con consapevolezza: i pro e i contro dell’alimentazione intuitiva

Negli ultimi anni, l'alimentazione intuitiva ha guadagnato popolarità come alternativa alle diete restrittive. Questo approccio si basa sull'ascolto...

Apple: due nuovi prodotti che arriveranno nelle prossime settimane

Le ultime settimane sono state ricche di novità per i fan Apple. L'azienda ha presentato un nuovo modello...

Peso del rimpianto: perché ignorare il proprio giudizio porta all’auto-biasimo

Ogni giorno siamo chiamati a prendere decisioni, alcune di poco conto e altre che possono cambiare il corso...