Dieta, ecco alcune delle tipologie più diffuse ed utilizzate per perdere peso

Seguire una dieta è fondamentale per perdere peso e stare in salute. Per farlo, è possibile scegliere tra diverse strategie alimentari.

dieta-ambiente-salute-uomo

Seguire un corretto e sano regime alimentare, unito allo svolgere costante attività fisica, è molto importante per vivere in modo sano ed efficiente. Purtroppo, molte persone danno poca importanza all’alimentazione e mangiano in modo eccessivo e cibi sbagliati, andando incontro al fenomeno, purtroppo molto diffuso, dell’obesitàQuest’ultimo può causare maggiore incidenza a malattie tumorali e cardiache, maggior difficoltà nel movimento, e problemi psicologici, dovuti anche al fatto di non rispecchiarsi nei canoni di bellezza comuni.
Pertanto, la soluzione è una sola: seguire una dieta corretta, che aiuti a perdere peso in modo graduale, fatta dando priorità a tutti i macronutrienti ed ai cibi sani.

 

Ecco alcune tipologie di dieta diffuse

Esistono varie strategie di dieta per perdere peso, ognuna con il proprio “modo di fare” e con le proprie convinzioni. Vediamone alcune:

  • Dieta chetogenica. Senza dubbio, è quella più diffusa negli ultimi anni. Consiste, in modo quasi paradossale, nel mangiare più grassi, facendoli diventare il nutriente principale. Le proteine restano stabili, mentre i carboidrati vanno ridotti drasticamente. Il funzionamento si basa sull’utilizzo dei grassi come fonte di energia principale, visto che non si mangia carboidrati, e questo porterà ad una graduale diminuzione di peso.
  • Dieta Atkins. Introdotta dal cardiologo Robert Atkins negli anni ’60 e ’70, è un piano a basso contenuto di carboidrati leggermente più alto nell’assunzione di proteine ​​rispetto al cheto. Richiede persone a dieta che attraversano più fasi, tagliando prima i carboidrati a 20 grammi al giorno (meno di quello che c’è in una singola mela). Gli effetti iniziali della perdita di peso della dieta derivano principalmente da una risposta diuretica drenante dell’acqua, non dall’installa abitudini alimentari sane o sostenibili, motivo per cui i professionisti della nutrizione sono spesso riluttanti a raccomandare Atkins.
  • South Beach Diet. E’ stata inventata da un altro cardiologo, il Dr. Arthur Agatston a Miami nel 2003. South Beach è molto simile ad altri piani a basso contenuto di carboidrati, anche se è un po’ più flessibile dopo le prime due settimane, quando la dieta tagliare lo zucchero, l’alcool e quasi tutti i carboidrati, concentrandosi sul consumo di più carni magre, noci e grassi sani come gli avocado. Questo piano è definito come un cambiamento alimentare a lungo termine, quindi potrebbe essere un po ‘più sostenibile rispetto ad altre mode. In effetti, nella fase di mantenimento, sembra notevolmente simile a una dieta mediterranea, che spesso i nutrizionisti raccomandano.
  • Dieta ipocalorica. E’ sicuramente il regime alimentare per perdere peso più semplice e diffuso. Non ha particolari aspetti da seguire, o preferenze dei macronutrienti. Bisogna soltanto mangiare sano ed equilibrato e ridurre le calorie gradualmente rispetto al proprio fabbisogno giornaliero. Quindi, se si avrà un fabbisogno di 1500 kcal, la prima settimana si inizia riducendo di 200 kcal al giorno, e via di seguito, finché non ci sarà uno stallo.