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Dyson investe 330 milioni di Sterline per portare l’Intelligenza Artificiale nelle nostre case

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Dyson è una delle aziende che si è fatta largo nell’arco degli ultimi dieci anni grazie a un approccio innovativo ai beni di consumo. Ventilatori, asciugacapelli, aspirapolvere, oggetti d’uso comune e presenti in ogni casa, l’azienda fondata nel 1992 a Malmensury li ha saputi reinventare combinando un nuovo approccio tecnologico con scelte estetiche che ne fanno oggetti molto ricercati.

E’ cosa nota che gli aspirapolvere della ditta inglese non abbiano bisogno di cambiare il filtro dell’aria grazie alla separazione ciclonica, rivoluzionario anche il ventilatore senza pale che funziona grazie a una turbina montata all’interno dell’apparecchio. Dyson però ha ancora fame di innovazione e sta lavorando a progetti ben più ambiziosi. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Dyson punta sull’intelligenza artificiale

Il colosso britannico ha appena investito la bellezza di 330 milioni di sterline (388 milioni di euro) in ricerca presso la nuova struttura di Singapore, per costruire un futuro dove “tutto è automatico”. Proclami che lasciano il segno e che sono sostenuti da una strategia concreta, non solo tanti soldi ma anche una visione chiara e senza compromessi.

asciugacapelli dyson

Lunedì è stata svelata la nuova struttura presso Singapore, Sir Jams Dyson ha benedetto l’inaugurazione con parole profetiche. “Quasi ogni prodotto può trarre beneficio dall’Intelligenza Artificiale, sistemi di illuminazione, di pulizia, tutto ciò che vedi in una stanza avrebbe bisogno di intelligenza artificiale”.

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Già l’anno scorso l’esordio nel mondo dell’Internet of Thing con purificatore d’aria collegato a una’applicazione. IoT, internet delle cose, è l’etichetta assegnata alla possibilità di connettere vari oggetti e prodotti, che possono comunicare tra loro e tra l’utente in modo da svolgere nel miglior modo il proprio lavoro.

centro ricerca dyson

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Il Signor Dyson va oltre questa visione, dichiarando di immaginare un futuro che non richieda di tenere lo smartphone in mano, molto meglio un mondo di device che sanno già cosa fare e svolgono le proprie mansioni automaticamente. Già testati nuovi sistemi di illuminazione e aerazione, che funzionano tramite riconoscimento vocale e facciale, Dyson fa sul serio.

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