Ecco come sarà il mondo con una temperatura più calda di 4°C

I cambiamenti climatici purtroppo stanno alzando sempre più le temperature medie del mondo, come dimostra anche una mappa progettata per il futuro

I cambiamenti climatici sono un fenomeno purtroppo in costante espansione. L’effetto serra provoca un’innalzamento della temperatura costante, con conseguente scioglimento dei ghiacciai ed innalzamento del livello degli oceani, anomalie stagionali della temperatura, problemi anche per diverse specie animali. Come sarebbe il mondo tra diverse decine di anni, con una presunta temperatura media superiore di 4°C? Proviamo a scoprilo.

 

Ecco il mondo con 4°C in più

La Micronesia è sparita, affondata sotto le onde. Il Pakistan e l’India meridionale sono stati abbandonati. E l’Europa si sta lentamente trasformando in un deserto. Ma non tutte le notizie sono pessime. Per esempio, l’Antartide occidentale non è più ghiacciata e inabitabile. Le città intelligenti prosperano in terre appena verdi e piacevoli. E il Nord del Canada, la Scandinavia e la Siberia producono abbondanti raccolti per nutrire le centinaia di milioni di rifugiati climatici che ora chiamano quelle regioni casa.

Questa mappa sperimentale, che mostra alcuni degli effetti che un aumento della temperatura media di 4 ° C potrebbe avere sul pianeta, ha otto anni, ma sembra diventare più contemporanea con l’invecchiamento (e il pianeta si riscalda). L’Antartide è bianca con neve e ghiaccio, a terra e, tradizionalmente, sulla maggior parte delle mappe. Questa mappa ha trasformato l’estremità occidentale del continente in modo incongruentemente verde. E recenti rapporti confermano che l’Antartide sta davvero diventando verde.

Pochi scienziati seri dubitano che il cambiamento climatico stia accadendo o che sia causato dall’uomo. Ma resta il fatto che molti hanno ancora difficoltà a cogliere il riscaldamento globale, in parte come un modo conveniente per ignorare l’impatto distruttivo che si prevede abbia. Purtroppo, il fenomeno è serio e va cercato di fermarlo o almeno limitarlo il più possibile, proponendo soluzioni e strategie attive efficaci.