Fino a che età può vivere l’essere umano? Il limite della longevità secondo la scienza

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L’età massima che un essere umano può raggiungere è un argomento che da sempre affascina scienziati, medici e filosofi. Sebbene la speranza di vita media sia aumentata notevolmente negli ultimi due secoli grazie ai progressi medici, igienici e nutrizionali, esiste un limite biologico oltre il quale il corpo umano sembra non poter andare. Ma qual è questo limite? Gli studi scientifici hanno cercato di rispondere a questa domanda, offrendo teorie diverse e spesso affascinanti.

Uno degli esempi più noti di longevitanza umana è quello di Jeanne Calment, una donna francese che ha vissuto fino all’età di 122 anni e 164 giorni. Questo record, certificato ufficialmente, è stato raggiunto nel 1997 e da allora nessuno è riuscito a superarlo. Gli scienziati ritengono che casi come quello di Calment siano eccezionali e che la maggior parte degli esseri umani non riesca a superare i 115 anni.

 

Qual’è l’età massima di un essere umano?

Nel 2016, uno studio pubblicato su Nature ha suggerito che l’età massima umana sia intorno ai 115 anni. I ricercatori hanno analizzato i dati di decenni di registri di mortalità in diversi paesi, concludendo che, nonostante il miglioramento delle condizioni di vita, il numero di persone che raggiunge età estreme non sta aumentando significativamente. Tuttavia, altri scienziati contestano questa conclusione, affermando che non esiste ancora una prova definitiva di un “tetto biologico” invalicabile.

Un fattore chiave nella determinazione della longevità umana è il ruolo dei telomeri. I telomeri sono le estremità dei cromosomi che si accorciano ogni volta che una cellula si divide. Quando i telomeri diventano troppo corti, la cellula smette di dividersi e inizia un processo di invecchiamento cellulare. Alcune ricerche suggeriscono che la manipolazione dei telomeri potrebbe rallentare l’invecchiamento o persino invertirlo, ma siamo ancora lontani da applicazioni pratiche su larga scala.

Un’altra teoria si basa sulla resilienza del sistema immunitario. Con l’età, il nostro sistema immunitario diventa meno efficiente, aumentando la vulnerabilità a malattie croniche e infezioni. Studi recenti stanno esplorando terapie per rafforzare il sistema immunitario degli anziani, nella speranza di estendere la vita in modo significativo.

 

Le biotecnologie emergenti potrebbero cambiare il panorama della longevità umana

Oltre alla genetica, anche lo stile di vita gioca un ruolo cruciale nella longevità. Diete equilibrate, esercizio fisico regolare, sonno adeguato e una gestione efficace dello stress sono associati a una vita più lunga e sana. Le cosiddette “zone blu” del mondo, come Okinawa in Giappone o la Sardegna in Italia, ospitano comunità con un’alta concentrazione di centenari, spesso attribuita a fattori combinati di genetica e abitudini salutari.

Le biotecnologie emergenti potrebbero cambiare il panorama della longevità umana. La ricerca su terapie a base di cellule staminali, la modifica genetica e i farmaci che imitano gli effetti della restrizione calorica stanno aprendo nuove prospettive. Alcuni scienziati ritengono che in futuro potremmo superare il limite biologico attuale, prolungando la vita fino a 150 anni o oltre.

In conclusione, mentre oggi il limite massimo della vita umana sembra essere intorno ai 120 anni, la scienza continua a esplorare i meccanismi biologici dell’invecchiamento. Le prossime scoperte potrebbero ridefinire la nostra comprensione della longevità, spingendo sempre più avanti il confine della vita umana.

Immagine di gpointstudio su Freepik

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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