Facebook e gli altri social si sono ritrovati all’interno di una tempesta mediatica di dimensioni epiche e che, a tratti, ha assunto connotati decisamente drammatici in relazione a quelli che sono i metodi per perseguire il diffondersi delle cosiddette notizie fake, le quali hanno il compito di creare un ampio parco di disinformazione e confusione, oltre a risvolti che vertono su ben altri argomenti. In definitiva, un fenomeno da contrastare con ogni mezzo, ma con intelligenza.
E proprio l’intelligenza artificiale Facebook potrebbe rivelarsi l’arma vincente contro questo genere di soprusi digitali, perpetrati al solo scopo di generare flame e gettare in subbuglio l’intera rete social. Ogni giorno, di fatto, sul social network prosperano notizie di ogni genere dalle quali, molte volte, risulterebbe utile guardarsi bene, essendo di fatto vere e proprie falsità ben congeniate.
Il Responsabile per l’AI Yann LeCun, ha direttamente posto in essere la dichiarazione di intervento attraverso i nuovi sistemi intelligenti forniti dall’IA Facebook. Contenuti ritenuti inopportuni e scorretti non avranno vita facile sul web, compresi i video violenti.
Lo stesso Responsabile ha però contestualmente ammesso la possibilità di andare in contro a falsi positivi che, in diretta conseguenza, generino operazioni di censura incontrollabili che potrebbero, pertanto, minare la stessa autorità del portale in relazione all’ambiente social così creato.
Qual è il trade-off tra filtrare e censurare? Libertà di esperienza e di decenza?”, si è domandato LeCun nel corso di una tavola rotonda. “La tecnologia esiste già o può essere sviluppata. Ma allora la questione è come possa avere senso ricorrere a questo. E questo non è nel mio campo
Ormai da tempo la piattaforma lavora assiduamente per garantire strumenti ed utility che fungano da deterrente agli atti vandalici compiuti in rete dai cosiddetti faker. Il miglioramento della user-experience attraverso i suoi servizi, è l’obiettivo cardine di Mark Zuckerberg e dell’intero team Facebook, ripropostosi contro il ckickbait indiscriminato.
Non sono da escludere, comunque, episodi che portino alla cancellazione accidentale di post del tutto legittimi. Le soluzioni , ad ogni modo, sono al vaglio degli interessati del settore e di una lunga schiera di utenti preposti da Zuckerberg al controllo diretto dei post e della loro legittimità. Una soluzione chiaramente temporanea. Sarebbe del tutto impensabile, di fatto, disporre di un team attivo 24 ore su 24 e preposto al controllo diretto delle pubblicazioni.
L’errore, trattandosi in tal caso di umani in carne ed ossa, è sempre dietro l’angolo e di certo i Facebook Live Video non concorrono al miglioramento della condizione di controllo. Si necessita di sistemi ultra-veloci capaci di analizzare quanto avviene online procedendo poi al blocco tempestivo dei contenuti indesiderati.
Facebook utilizza già, di fondo, il sistema IA per la realizzazione di post adeguati alla visualizzazione delle news mensili di maggiore interesse per i suoi 1.8 miliardi di utenti attivi. Il piano di investimenti disposto 3 anni addietro dal tema capitanato da Yann LeCun si trova ora di fronte ad una sfida difficile da fronteggiare. Una sfida che pone tecnologie ed etica digitale sullo stesso piano.
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