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Facebook: il crollo mondiale del social network colpisce anche i giocatori di Oculus

In seguito al crollo mondiale di Facebook, milioni di utenti hanno dovuto sospendere le loro attività social. L’impero di Mark Zuckerberg è andato offline per diverse ore e ha colpito non solo il suo imponente social network, ma anche altre importanti app tra cui WhatsApp e Instagram. Ma se il mondo dei social ha vissuto momenti di panico, non possiamo dire diversamente dal lato gaming. I giocatori Oculus si sono visti impossibilitati nell’utilizzo del visore, così come titoli mobile come FIFA Mobile o Pokémon Go e altre app collegate ad un account Facebook sono diventate temporaneamente inaccessibili.

Il crollo ha dimostrato soprattutto quanto la nostra vita di tutti i giorni sia strettamente legata all’impero di Zuckerberg e a tutto ciò che ci gira attorno. Con l’assenza dei social network gli utenti hanno visto con i loro occhi una nuova era distaccata dal mondo digitale in cui viviamo oggi, un mondo dove possiamo finalmente alzare gli occhi dai nostri dispositivi tecnologici e guardare la luce del sole.

 

Una realtà alternativa senza Facebook! Sogno o incubo?

I giocatori hanno vissuto una realtà alternativa in cui non è stato possibile accedere ai propri giochi preferiti e né tantomeno acquistarli dall’Oculus Store. Ovviamente il crollo ha colpito unicamente i titoli dipendenti dai server di Facebook o che necessitavano il collegamento da un account Facebook. Tra questi menzioniamo FIFA Mobile che vanta un elevato numero di giocatori, ma anche Pokémon Go di Niantic è diventato inaccessibile per chi accedeva attraverso Facebook.

Resta da capire a questo punto cosa possa aver causato questo gigantesco crollo mediatico. Alcuni ipotizzano sia stato un problema di DNS, altri che sia stata opera di un attacco hacker indirizzato a Zuckerberg. Voi come avete vissuto questa nuova realtà alternativa, siete stati bene senza le catene dei social network e vi piacerebbe vivere una tale quotidianità? Oppure siete tra quelli che non ne possono fare a meno e preferiscono vivere nel mondo digitale che ci contraddistingue tutt’oggi?

Foto di dlohner da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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