Il famoso rimedio della nonna non è certo da demonizzare, per lo meno se riguarda qualche malanno stagionale lieve. Detto questo però ci sono individui che vedono nella medicina tradizionale il male, per un motivo o per un altro; per quest’ultimi esiste una cura naturale per qualsiasi malattia, anche cancro e tumori. Finché qualcuno gioca solamente con la propria salute non c’è niente di cui discutere, il problema è che certi individui cercando anche di convincere altri individui e Facebook lo sa.
Internet ha favorito di grand lunga questo genere di persone, il loro pensiero mal visto dai più ha trovati nei social un modo per trovare altri con lo stesso pensiero. In men che non si dica si sono creati siti, blog e quant’altro pronti a diffondere il verbo dei rimedi naturali. Ovviamente anche su Facebook sono nate pagine del genere, ma la piattaforma sembrerebbe aver iniziato proprio una guerra con questi gruppi.
Facebook e la lotta ai rimedi naturali
Il Social Network tramite il proprio portavoce ha annunciato che stanno prendendo dei provvedimenti per limitare la portata di affermazioni false e pericolose; un esempio può essere quei gruppi che prevedono i gargarismi con la candeggina per curare i figli affetti da autismo. Questo azione andrà di pari passo con quelle intraprese da Google sempre atte a limitare la portata di tali affermazioni.
Qualcuno potrebbe gridare alla censura e per questo motivo la scelta di Facebook non è radicale. I post contenenti, o provenienti, da certi gruppi e pagine continueranno a comparire sul feed di notizie, ma il bacino di utenti a cui arriveranno sarà molto minore.
Ecco una dichiarazione di Travis Yeh, product manager di Facebook: “Il contenuto di salute ingannevole è particolarmente negativo per la nostra comunità. Quindi, il mese scorso abbiamo effettuato due aggiornamenti di classifica per ridurre (1) post con affermazioni salutistiche esagerate o sensazionali e (2) post che tentavano di vendere prodotti o servizi basati su rivendicazioni relative alla salute.“