Un robot in preda ad un attacco di panico e sull’orlo di un crollo mentale: è questo il volto che assume l’Intelligenza Artificiale ne “La seduta di N3well”, il fumetto scientifico di Diego Cajelli e Andrea Scoppetta, realizzato dall‘AIxIA, Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il volume, che si inserisce nella collana Comics&Science, edita da CNR Edizioni, è scaricabile gratuitamente qui, dal sito dell’Associazione, fino al 15 dicembre, nella duplice versione italiana e inglese.
Protagonista della storia N3well, un robot in crisi costretto a rivolgersi ad uno psicologo perché incolpato dalla gente di tutti i guai del mondo. Su di lui infatti ricadono le preoccupazioni delle persone relative alla privacy, al possibile impiego a scopo bellico dell’IA e alla perdita di posti di lavoro a causa di un uso massivo di questi mezzi. Uno stato che genera in N3well un profondo malessere.
“Il racconto è chiaramente una metafora dell’errata percezione dell’IA. Siamo abituati ad accusare le macchine di eventuali effetti distopici, quando in realtà tutto dipende da noi e dagli obiettivi verso cui indirizziamo la tecnologia.” – spiega Piero Poccianti, presidente AIxIA – “Se impieghiamo l’IA per alimentare un modello socio-economico superato e vizioso otterremo risultati negativi. Se, al contrario, la adottiamo a favore del benessere dei cittadini e della sostenibilità ambientale, sarà un inestimabile valore aggiunto”.
Trattare un tema complesso come quello dell’IA attraverso il fumetto
Nata come disciplina negli anni Cinquanta, l’intelligenza artificiale ha attraversato negli ultimi anni un periodo di importante sviluppo, ricoprendo oggi un ruolo fondamentale nella nostra vita: nei cellulari, nei computer, nell’analisi delle immagini biomediche e nel riconoscimento del linguaggio naturale. Tuttavia, il progresso di cui è stata protagonista ha portato con sé tanto entusiasmo, ma anche molti timori e preoccupazioni. Data la rilevanza che sta assumendo nei diversi ambiti della nostra quotidianità, ne consegue la necessità di rendere consapevole tutta la popolazione di limiti, opportunità e vantaggi di questi strumenti.
“Lo scopo del fumetto è di trattare un tema complesso come quello dell’IA con un mezzo originale e un linguaggio semplice, rendendo così i contenuti più democratici e accessibili anche ad un pubblico non specializzato.” – continua Poccianti – “Siamo infatti convinti che solo una corretta alfabetizzazione e sensibilizzazione rivolta a tutti possa favorire lo sviluppo di un approccio critico al tema”.
Ph. Credit: La seduta di N3well