Dopo essere passati per gli enti deliberanti dell’Unione Europea e del Garante per la concorrenza di mercato, Wind e Tre Italia consolidano ufficialmente la loro unione. Non stiamo parlando di matrimonio, ma della nuova fusione aziendale, cui si è arrivati dopo una serie di delibere e concessioni comunitarie che hanno portato, a partire da oggi, alla creazione di un nuovo platform logistico e di servizi per noi utenti.
Il cambiamento nella gestione dei servizi sarà sicuramente tangibile rispetto all’operato dei singoli cui abbiamo sin oggi assistito. Lo scenario, di fatti, vede l’avvicendamento della francese Iliad, la quale promette di introdurre dei seri e tangibili cambiamenti operativi. Secondo i portavoce, questo è un gran giorno per l’economia digitale qui in Italia, sia per quanto riguarda la nuova frontiera concorrenziale che per lo sviluppo di un’infrastruttura solida che consenta lo sviluppo digitale del BelPaese.
La fusione Wind – 3 Italia ha tutte le carte in regola per introdurre una vera e propria rivoluzione da concretizzarsi ad opera del nuovo team e del nuovo sistema di management interno che si rende disponibile all’apertura di una nuova era del digitale qui in Italia. L’integrazione effettiva delle due compagnie, da stabilirsi nel prossimo 2017, a livello di rete porterà ad un beneficio diretto sulle infrastrutture di rete ed a un notevole incremento prestazionale ad opera di una rete dati moderna ed all’avanguardia.
L’integrazione dei due vettori creerà una sola compagnia, in grado di soddisfare un mercato competitivo e solido che conta sulla congiunta presenza di un parco utenti stabilito nel numero di 31 milioni per il settore mobile e di 2.7 milioni nel residenziale. Sul mercato, la nuova associazione Wind – Tre Italia si manifesterà come un unico grande operatore di rete integrato che conterà anche sulla diretta collaborazione al progetto Enel Open FIber.
Per quanto riguarda la dirigenza, invece, troveremo l’attuale amministratore delegato Wind Maximo Ibarra, affiancato da Dina Ravera e da Stefano Invernizzi per le sezioni trasversali del Merger Integration Office e della finanza. L’incarico di supervisore speciale, invece, sarà affidato alle competenti mani del numero uno di Tre Italia Vincenzo Novari. Una nota precisa che la nuova compagnia ha previsto un piano di investimenti su base annua di oltre 700 milioni di euro.
La fusione, giunta a compimento dopo il tacito via libera della Commissione Europea a seguito delle indagini preventive degli organi competenti dell’Antitrust è giunta finalmente a compimento. Resta da vedere, nei confronti di noi utenti, come evolveranno le cose. Che cosa ne pensate di questa nuova unione commerciale?
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