Dopo aver finalmente annunciato ufficialmente quali sono state le cause che hanno comportato le varie esplosioni del Top di gamma Galaxy Note 7, legate come si sospettava a problemi di batteria, gli occhi ora sono tutti puntati sul Galaxy S8. Per la cui uscita bisognerà attendere almeno fine marzo. Tanti sono invece i dubbi che riguardano il successore dello sfortunato Note 7: il Galaxy Note 8. Si farà? Non si farà? Perderà il nome Note per far dimenticare quanto accaduto nei mesi scorsi? Finalmente Samsung esce allo scoperto e per bocca del Presidente delle comunicazioni mobili, Dong-jin Koh, fa un’importante dichiarazione. Diradando tutte le incertezze intorno al Galaxy Note 8. A fargli eco Tim Baxter, presidente di Samsung negli Stati Uniti. Ecco cosa hanno dichiarato.
Galaxy Note 8 si farà e si chiamerà sempre Note
Samsung non vuole certo rinunciare al brand “Note”. Come sottolinea Dong-jin Koh a Pocketnow, nonostante gli ormai stranoti problemi del Note 7, il colosso coreano chiamerà il suo successore Galaxy Note 8. Certo, Koh è consapevole che in questi mesi il nome Note ha assunto connotati molto negativi. Si pensi al bando dagli aerei, oltre ai ripetuti sfottò sul web. Tuttavia, gli utenti hanno fatto molta fatica a distaccarsi dal proprio Galaxy Note 7, come conferma quanto fatto da Verizon. Che ha dovuto creare un software per ridurre al minimo le funzioni del dispositivo e così disincentivare il suo utilizzo reiterato da parte di migliaia di utenti impavidi.
Parole di conferma anche quelle di Tim Baxter, presidente di Samsung negli Stati Uniti. Il quale ha confermato la volontà del colosso coreano di chiamare il dispositivo Galaxy Note 8 per la stessa volontà dei suoi affezionati utenti: “Come deve chiamarsi un telefono da sei pollici con una penna digitale? Lo hanno messo in chiaro, vogliono un Note”. Insomma, Samsung non vuole rinunciare a quel brand, di cui si è parlato tanto, nel bene e nel male.
Galaxy Note 8, gli errori da non ripetere
Naturalmente, come detto anche stamane, Samsung sta investendo molto affinché non si ripetano gli errori commesso col 7. Ricordiamo che le batterie di quest’ultimo esplodevano a causa dell’involucro che le avvolge, sottodimensionato. Cosicché gli elettrodi hanno subito una progressiva compressione che ha generato il surriscaldamento termico. Con conseguente cortocircuito durante l’utilizzo o la ricarica.