Fino a pochi anni fa, si acquistavano i videogiochi per computer e console fisicamente nei vari punti vendita appositi. Senza dubbio, la catena mondiale di Gamestop era la più famosa e scelta dai clienti, visto i numerosi servizi che offriva e la grande e completa vastità di giochi e oggetti offerti. Nel corso degli anni, infatti, l’azienda è passata dal vendere solo videogiochi a vendere anche vestiti, Funko Pop, gadget ed anche siglare contratti di offerte mobili. Purtroppo per l’azienda, ciò non basta nel corso degli ultimi anni. Vediamo perché.
Gamestop, perdite per 673 milioni di dollari
Nel corso degli ultimi anni c’è stato un grande cambio di tendenza nell’acquisto dei videogiochi. Oggi, infatti, la maggior parte delle persone preferisce non comprarli più fisici ma digitali, e scaricarli direttamente sul pc/console. Un esempio è la piattaforma apposita PlayStation Store.
Ciò ha portato molti problemi economici per Gamestop, che infatti ha subito perdite pari a 673 milioni di dollari nel corso del 2018. Al 2 febbraio 2019, le vendite nette di GameStop, infatti sono calate del ben 3%. Ci sono anche difficoltà nel trovare imprenditori che acquistino l’intero business dell’azienda.
I vertici di Gamestop, infatti, stanno cercando di trovare soluzioni per migliorare la situazione, molto complicata anche in ottica futura. Si sta pensando di evolvere i negozi in Gamestop 2.0, ovvero centri che non venderanno solo più ma ospiteranno anche eventi, presentazioni, anteprime ecc. Inoltre, anche le politiche di rimborso sono state recentemente cambiate, per venire più incontro ai propri clienti.