Gas lacrimogeni: un’arma più pericolosa di quello che sembra, ora più che mai

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Dietro i gas lacrimogeni ci sono molte idee sbagliate. È facile ipotizzare che il loro uso sia meglio della violenza fisica per limitare le rivolte, per esempio, ma in realtà sono molto pericolosi. Nonostante questo, sono comunque utilizzati e anche in questo periodo di pandemia il che è proprio il momento peggiore secondo alcuni esperti. Secondo i ricercatori dell’Università di Toronto, l’uso di lacrimogeni in questo periodo sta favorendo la diffusione del coronavirus e quindi del Covid-19.

Altro discorso da fare riguarda il fatto che in teoria sono banditi sotto la Convenzione sulle armi chimiche. “Sebbene esistano orientamenti internazionali che disciplinano l’uso dei gas lacrimogeni, questi strumenti di soft law si sono dimostrati in gran parte inefficaci nel limitare l’uso improprio dei gas lacrimogeni o nel proteggere i diritti fondamentali. Secondo il diritto internazionale, qualsiasi uso della forza da parte delle forze dell’ordine deve attenersi ai principi di necessità e proporzionalità, ma i gas lacrimogeni non sono quasi mai usati in conformità con tali principi”.

 

Gas lacrimogeni ai tempi del coronavirus

Lo studio si è concentrato sugli Stati Uniti, ovviamente visto quello che sta succedendo da mesi nel paese. Secondo 1.288 professionisti della sanità pubblica, l’uso di questi gas lacrimogeni aumenterebbe il rischio di trasmissione del Covid-19. Il motivo è legato ai polmoni i quali vengono resi più vulnerabili alle infezioni da questi gas.

Altro punto che viene preso in considerazione, è la dispersione di questo gas. Molte scuole e ospedali hanno visto i loro sistemi di ventilazione ripuliti a fondo a causa del gas che si spostava esternamente finendo per entrare in circolo negli edifici; basti pensare ai sistemi di aria condizionata che prende proprio l’aria dall’esterno.

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