Nel tempo, il mondo cambia e gli organismi che hanno una maggiore capacità di adattamento hanno maggiori probabilità di riprodursi. Gli esseri umani non fanno eccezione e un nuovo studio fornisce nuove informazioni su come avviene questo processo. Pubblicato sulla rivista Nature Human Behavior, questo studio porta una nuova prospettiva che consente una migliore comprensione dell’evoluzione umana. Durante la ricerca, i ricercatori hanno cercato di capire come si è svolta la selezione naturale di varie caratteristiche complesse.
Quindi i ricercatori hanno analizzato 870 tratti umani creati da diversi geni, scoprendo che 755 di loro sono stati alterati a causa della selezione naturale negli ultimi 2.000-3.000 anni. Il team, guidato da Weichen Song, ha utilizzato i moderni dati genetici umani della Biobanca britannica e del Consorzio Psychiatric Genomics e ha confrontato tali dati con il DNA antico dell’Europa e del Vicino Oriente, riuscendo a catturare informazioni sui cambiamenti nel genoma umano negli ultimi 45.000 anni.
I risultati della ricerca
Uno dei risultati più intriganti ha mostrato che la pigmentazione della pelle, le misurazioni del corpo e le caratteristiche dietetiche erano “continuamente sotto un’intensa pressione selettiva” nelle scale temporali indagate. Ad esempio, la pressione sul colore della pelle è dovuta a un atto di bilanciamento di riduzione dei danni ultravioletti, importanti requisiti di vitamina D e regolazione del calore.
Secondo lo studio, le dimensioni corporee e le caratteristiche dietetiche sono state alterate anche da fattori genetici, conseguenza di varie pressioni esterne come l’ecologia, il clima e la migrazione.
D’altro canto, gli esperti hanno anche scoperto che alcune malattie non sono state eliminate in modo efficiente come previsto. I fattori genetici associati a condizioni come l’anoressia nervosa e la malattia infiammatoria intestinale sono stati soppressi, ma i casi sono persistiti.
Sebbene i risultati siano rivelatori, il team li considera solo un passo preliminare verso l’avvio di un lavoro più dettagliato. Lo studio è limitato dall’uso dei genomi del Regno Unito, che comprendono prevalentemente persone di discendenza europea. È anche limitato ai genomi antichi analizzati.