Uno degli effetti più noti del cambiamento climatico è l’innalzamento delle temperature che, come un cane che si morde la coda, a sua volta alimenta tutti il resto. Più fa caldo più gli habitat freddi sono a rischio e più i ghiacciai si sciolgono a un ritmo maggiore senza poi però un ritorno di massa nei periodi più freddi. Per come si stanno mettendo le cose, per il 2100 nel pianeta ce ne saranno la metà di adesso.
Nel mondo si calcola che ci siano 215.000 ghiacciai e lo studio ha creato quattro scenari diversi basandosi su quattro aumenti medi di temperature entro il 2100. Si parte dall’aumento noto di 1,5 gradi Celsius fino ai 4,0. Anche solo nel primo caso, la perdita risulterebbe del 49% il che cambierebbe profondamente molte comunità globali che fanno affidamenti sui depositi di acqua ghiacciata.
La scomparsa dei ghiacciai
Tra le zone che soffriranno più del resto c’è proprio l’Europa e ancora più nello specifico le Alpi. Sostanzialmente la maggior parte di quelli che conosciamo direttamente sono destinati a scomparire e con pochissime eccezioni. Se invece l’aumento risultasse di 4,0 gradi, allora sarà l’83% a scomparire del tutto.
Le parole dei ricercatori: “Le regioni con relativamente poco ghiaccio come le Alpi europee, il Caucaso, le Ande o gli Stati Uniti occidentali, perdono quasi tutto il ghiaccio entro la fine del secolo, quasi indipendentemente dallo scenario di emissione. Quindi quei ghiacciai, sono più o meno condannati I ghiacciai che stiamo studiando sono solo l’uno per cento di tutto il ghiaccio sulla Terra. molto meno della calotta glaciale della Groenlandia e della calotta glaciale antartica, Ma hanno contribuito all’innalzamento del livello del mare quasi quanto la calotta glaciale della Groenlandia e dell’Antartico insieme negli ultimi tre decenni.”