Il ghiacciaio Thwaites è ormai al suo punto di non ritorno

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Secondo i ricercatori la situazione del ghiacciaio Thwaites è ormai giunta al punto di non ritorno, ed il grande ghiacciaio antartico non è più recuperabile. Il suo destino è quindi quello di sciogliersi e nella peggiore delle ipotesi di crollare nel prossimo futuro.

 

Il ghiacciaio Thwaites è al suo punto di non ritorno

Il continuo scioglimento dell’enorme ghiacciaio, potrebbe portare all’innalzamento dei livelli del mare di circa 50 cm in soli 150 anni con il suo completo scioglimento, come ha dichiarato la scienziata NASA, Helene Seroussi, ed il ghiacciaio si trova ormai ad un punto in cui neanche l’abbassamento delle temperature globali potrebbe salvarlo, ed il suo flusso di scioglimento verso il mare è ormai inarrestabile.

Per renderci conto della gravità della situazione, basti pensare che per circa 2000 anni, fino alla fine del XIX sec., i livelli globale del mare sono rimasti pressoché invariati, salvo piccole fluttuazioni. Ma dalla fine del 1800, i livelli hanno iniziato a salire, arrivando agli attuali 20 cm sopra i livelli registrati prima dell’inizio del riscaldamento globale. 20 cm in 100 anni, ovvero meno della metà di quello che potrebbe provocare il Thwaites con altri 50 anni.

Alex Robel, assistente professore presso la Georgia Tech’s School of Earth and Atmospheric Sciences, ha annunciato, in base alla ricerca condotta dal suo team, che “se si innesca questa instabilità, non sarà necessario un ulteriore aumento delle temperature globali affinché il ghiacciaio continui a sciogliersi. E questa è la preoccupazione maggiore”. Le variazioni climatiche saranno dunque ancora più importanti per il destino del ghiacciaio che ha raggiunto il suo punto critico, “perché determineranno la velocità con cui il ghiaccio si muoverà”.

 

Il circolo vizioso che porterà al crollo della calotta

L’innalzamento dei livelli dell’acqua o peggio ancora il crollo della calotta del ghiacciaio Thwaites, potrebbe provocare gravi danni a tutte le zone costiere a livello globale. Il 90% dell’acqua del mondo si trova nell’Antartide e la maggior parte dei suoi ghiacciai si trovano sulla terraferma, ed il crollo delle sue calotte potrebbe essere devastante.

Intanto per la particolare topografia della zona, il Ghiacciaio Thwaites continua a sciogliersi, e la sua enorme calotta, nel punto in cui tocca il mare, viene disciolta dalle acque oceaniche, ormai sempre più calde a causa del riscaldamento globale. Così facendo sempre più acqua si insinua sotto la calotta, continuando a scavarla, fino a che non sarà più in grado di reggere il suo peso e crollerà nell’oceano antartico.

Più si scioglie, più acqua riversa nell’oceano e più sale la linea in cui il ghiacciaio tocca il mare, alimentando questo circolo vizioso che porterà alla fine del ghiacciaio, con le sue gravi conseguenze.

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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