Alcuni pianeti del nostro Sistema Solare subiscono molto spesso colpi e collisioni per conto nostro. Secondo un tweet dell’ESA, Giove, il più grande gigante gassoso del nostro Sistema, è stato appena colpito da un possibile asteroide. Essendo la forza gravitazionale più vicina al Sole questo evento non è poi cosi raro. Tuttavia serve a ricordarci che la tecnologia deve espandersi ancora di più, per far si che sia possibile prevenirli.
L’evento sembra essere avvenuto il 13 settembre con un lampo davvero luminoso. Sebbene ancora non confermato ufficialmente, l’evento putativo sembrerebbe essere l’ottavo impatto testimoniato su Giove. Purtroppo nessuno sulla Terra ha potuto vedere l’avvenimento poiché le esplosioni sono avvenute sul lato opposto di Giove.
Sistema Solare, Giove potrebbe essere stato colpito da un asteroide
Un telescopio situato nelle isole Hawaii ha fotografato le tracce di calore di ciascun tipo d’impatto. Anche il telescopio spaziale Hubble ha catturato immagini scure, chiamate cicatrici. Al momento della scoperta gli scienziati non erano al corrente di quanto spesso Giove sia stato colpito da qualcosa di cosi massiccio che è possibile vedere dalla Terra, ma a quanto sembra sia stato colpito tra le 20 e le 60 volte.
Se la Terra subisse impatti significativi con la stessa frequenza, la sua superficie potrebbe apparire molto diversa, e così sarebbe tutto ciò che è sopravvissuto. Fortunatamente il campo gravitazionale di Giove è enorme e accelera i meteoriti, moltiplicando la cinetica dei corpi in arrivo. Ovviamente però il pianeta non farà da barriera a tutti gli oggetti che potrebbero colpire la Terra. Alcuni scienziati sospettano che siamo in ritardo per un altro impatto con un asteroide di dimensioni simili a quello che ha segnato la fine dei dinosauri. Questi si verificano una volta ogni 50-60 milioni di anni.
Proprio per questo la NASA ha dato il via libera per un telescopio progettato per potenziare la rete di difesa planetaria della Terra, rivelando i corpi cosmici potenzialmente pericolosi. Per il lancio ci vorranno sicuramente anni e al momento abbiamo altri mezzi per immortalare questi corpi.
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