Attraverso il suo account ufficiale Instagram, la Nasa ha pubblicato una delle numerose fotografie catturate dalla sonda Juno su Giove, il mese scorso. “Nuvole di molti colori possono essere ammirate in questa immagine ottenuta da Juno, quando si è allontanata da Giove il 19 maggio, ad una distanza di circa 46,9 mila chilometri“, spiega l’agenzia spaziale americana.
In aggiunta, la NASA ha spiegato che la foto è stata modificata per mostrare più chiaramente la differenza di colore, mostrando così la varietà che esiste nell’atmosfera del pianeta. “Il risultato è un mondo surreale di vibrante colore, chiarezza e contrasto“, aggiunge.
Nella foto, si intravvede quello che è stato chiamato “Filo di perle”. Si tratta di formazioni nuvolose che, nel colore e nella forma, ricordano, appunto, una collana di perle attorno al collo di una donna. Mentre, le strisce colorate con tonalità arancioni e crema rappresentano le tempeste.
Juno ha iniziato nel 2011 la sua missione che ha l’obiettivo di fornire informazioni utili per comprendere le caratteristiche di Giove, pianeta dove finalmente è arrivato nel 2016. A questo punto, è stato riferito che la missione avrà una durata complessiva di sei anni.
Ma le “stranezze” di Giove non si concludono qui. In una dichiarazione, la NASA ha descritto il pianeta come “un complesso gigantesco e turbolento”, molto diverso da ciò che gli scienziati pensavano. “Sapevamo che Giove ci avrebbe giocato qualche sorpresa”, ha dichiarato Scott Bolton, investigatore principale del Southwest Research Institute di San Antonio, in Texas.
“Sono tante le cose che non ci aspettavamo, dobbiamo ripensare a Giove come a qualcosa di completamente nuovo”. Uno sguardo ai poli del pianeta ha dimostrato infatti come questi siano coperti da decine di tempeste densamente riunite in cluster, possibilmente intrise di grandine o neve.
Le immagini del polo, mai viste prima, “mostrano le brillanti masse a forma di ovali, significativamente diverse da quanto osservato sui poli di Saturno”, ha spiegato uno degli studi sulla rivista Science.
Questi ovali sono enormi tempeste, alcune delle quali sono grandi fino a 1.400 chilometri di diametro. Ora sono necessari ulteriori studi per comprendere meglio la natura delle tempeste su Giove e il motivo per cui il mondo funziona in questo modo.