Gli scienziati hanno creato sfere vuote di cellule che assomigliano a embrioni umani nelle prime fasi di sviluppo. Chiamati “blastoidi“, potrebbero consentire agli scienziati di studiare lo sviluppo umano precoce, l’infertilità e la perdita di gravidanza senza sperimentare embrioni reali. L’ingegneria biomedica sta facendo enormi passi in avanti, e tutte le scoperte possono rivelarsi di estrema utilità per il futuro. Scopriamo di più in merito a questa scoperta.
La creazione degli scienziati in laboratorio
Un gruppo di ricerca ha iniziato con cellule della pelle umana adulta, che hanno riprogrammato geneticamente per assomigliare a cellule embrionali, secondo una dichiarazione. I ricercatori hanno quindi fatto crescere queste cellule modificate su un’impalcatura 3D per ottenere una forma sferica. La struttura risultante imitava da vicino una blastocisti umana, una struttura che in genere contiene poche centinaia di cellule e si forma circa quattro giorni dopo che uno spermatozoo feconda un uovo, impiantandosi poi nella parete uterina.
Il secondo gruppo di ricerca ha iniziato con cellule staminali umane, comprese sia cellule staminali embrionali che cellule staminali derivate da tessuto cutaneo adulto, note come “cellule staminali pluripotenti indotte”. Il team ha trattato le cellule staminali con sostanze chimiche specifiche note come fattori di crescita per indurle a formare una blastocisti.
Entrambe le squadre hanno dimostrato che le loro blastocisti fatte in casa si comportano in modo simile a quelle reali, in quanto si sono formate come sfere vuote e contenevano tre tipi di cellule distinti che alla fine formano parti diverse del corpo. Inoltre, le sfere potevano “impiantarsi” in un foglio di plastica, che rappresentava la parete uterina umana.