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Google: Pixel 2, PixelBook, DayDream VR, auricolari Smart, tutti i prodotti del Keynote 2017

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Google Corporation si è portata avanti nelle ultime ore della serata di ieri 4 Ottobre 2017 con una presentazione ufficiale che ha dato ampia manifestazione di innovazione da corrispondersi a favore del comparto smartphone di ultima generazione. Protagonisti indiscussi dell’evento i nuovi e tanto chiacchierati Google Pixel 2 che riprendono i paradigmi classici di operatività della generazione precedente incrementando il valore aggiunto di un sistema IA all’avanguardia che ben si coniuga nel contesto di dispositivi top-level che introducono tangibili miglioramenti sul fronte del design e delle prestazioni. 

I device della nuova gamma Google Pixel di seconda generazione hanno molto da condividere con quanto sin oggi visto per le soluzioni dei competitor top di gamma del segmento Android-Phone. Esteticamente meno curati delle controparti Samsung Galaxy S8 ed iPhone 8 riportano però in dote delle peculiarità di primo piano che non possono passare di certo inosservate, nonostante il profilo hardware risponda in tutto e per tutto a quello dei diretti concorrenti di mercato.

L’azienda, di fatto, ha previsto l’utilizzo di un nuovo sistema innovativo per la gestione delle operazioni interattive nel contesto mobile phone, dove si conta ora su una più massiccia presenza delle tecnologie integrate ad intelligenza artificiale di ultima generazione che si integrano anche a nuovo hardware correlato il cui funzionamento si basa sulle tecnologie assistive intelligenti da fornirsi tramite l’ausilio dei nuovi sistemi di assistenza vocale nativi.

Google Pixel 2

Google Pixel 2, come visto, non eleva al suo massimo potenziale il fattore design concentrandosi invece sulla sostanza e su un nuovo rapporto qualità/prezzo che potrebbe decretarne l’assoluta vittoria commerciale in luogo di un merchandising da avviarsi, così come riferito alla vigilia dell’evento, anche nel contesto del mercato Europeo e quindi anche qui da noi in Italia. 

I prezzi al day-one, a meno di un tasso di cambio euro-dollaro che stravolta volutamente gli equilibri unitamente a varie d eventuali rincari, saranno quindi sostanzialmente inferiori rispetto a Galaxy S8 ed iPhone 8, sebbene al momento non sia disponibile un listato preciso di riferimento con i nuovi prezzari.

Per i listino base dei due smartphone Google Pixel 2 si sono riferiti dati indicativi di $649 e $849 in riferimento alle previste generazioni Pixel 2 e Pixel 2 XL. Al cambio attuale, quindi, il riferimento sopra ascritto si traduce nella possibilità di portarsi a casa uno dei due device rispettivamente al costo di €550 e €722, chiaramente inferiori ai quasi €800 di S8+ Plus e decisamente indietro rispetto ad iPhone 8 ed ai suoi €850 di listino. Ma veniamo a conoscenza di queste nuove proposte sotto il profilo tecnico.

Ambedue le soluzioni Pixel Phone 2 disporranno in primo piano di sistemi di visualizzazione all’avanguardia di ultima generazione che tengono conto dell’applicazione di uno strato a matrice OLED Screen del tutto simile a quanto visto quest’anno per il decennale della serie Apple iPhone X che debutterà al mercato in pre-order a partire dal prossimo 27 Ottobre 2017.

Google Pixel 2 display

Rispetto a quest’ultimo, per il quale si è parlato comunque di una soluzione di visualizzazione davvero eccellente, Pixel 2 offre un livello di risoluzione d’uscita pari al formato QHD con tutti i vantaggi derivanti da una maggior definizione dell’immagine e di un utilizzo in condizionato anche negli ambienti di realtà virtuale. Sicuramente un importante valore aggiunto rispetto alla risoluzione massima Full HD prevista per le controparti Apple. Sempre in relazione al display, la società fa riferimento ad unità dalle dimensioni assolute differenziate cui si corrispondono rispettivamente 5 pollici e 6 pollici di diagonale.

Sempre in riferimento ai punti in comune dei due nuovi device troviamo una distribuzione nativamente supportato dell’OS in-house Android 8.0 Oreo e tutti i miglioramenti presi in esame alla vigilia del debutto pubblico dei nuovi terminali. A muovere il sistema, sotto il cofano, troveremo un System-on-a-Chip siglato Qualcomm per le revisioni Snapdragon 835 del chip a 10 nanometri, una soluzione perfettamente in linea con la concorrenza top-level Galaxy S8 ed LG V30 ma anche con altre proposte come quelle conferite da Xiaomi, OnePlus e da una serie di altri vendor per il mercato della fascia alta di quest’anno.

Correlati al profilo dei terminali troviamo poi chi di memoria RAM integrati dalla capacità assoluta di 4GB e supporto ai sistemi di archiviazione diversificati nelle previste varianti da 64 e 128GB, sebbene per l’Italia è stata riferita la sola presenza da 64GB per la versione Google Pixel 2 XL.

Google Pixel 2 fotocamera

Potenziale nota di demerito, e sicuro focolaio di discussioni, il comparto multimedia della fotocamera posteriore che, ciononostante, incrementa notevolmente il potenziale qualitativo del punta e scatta rispetto alla generazione precedente ponendosi stranamente avanti alla più blasonata concorrenza di mercato. La mancanza di un duplice obiettivo per il punta e scatta principale, di fatto, avrebbe potuto sollevare (o potrà sollevare) non poche polemiche sulle implementazioni che, secondo quanto stabilito dal costruttore, contano ora sulla presenza di un modulo Single-Lens con risoluzione d’uscita pari a 12 Megapixel.

In che cosa consistono, quindi, le nuove potenzialità interattive e multimediali corrisposte al comparto camera, tanto da decretarne comunque una vittoria sul piano delle adozioni in mancanza di soluzioni Dual-Camera? Sicuramente i nuovi algoritmi IA di traduzione digitale delle informazioni inquadrate che si pongono a margine dell’esperienza Bixby Vision introdotta con Galaxy S8 e ripresa poi nella business-line Galaxy Note 8 di quest’anno. Ecco come commenta un maneger del gruppo Google in un intervento in diretta dal’evento: 

“Grazie agli algoritmi e alla tecnolgia dual pixel, può raddoppiare ogni pixel come se la camera fosse doppia. Lo stabilizzatore di immagine raggiunge livelli professionali”. Non solo: grazie a Google Lens, l’Ai riconosce gli oggetti ritratti, idea già proposta da Samsung con gli S8″

Ci sono altri motivi per considerare il comparto multimedia cam di Google Pixel 2 quale soluzione idonea a fronteggiare una spietata concorrenza? Senz’altro. Ecco come hanno valutato le prestazioni fotografiche gli esperti di Dx0Mark nel loro primo esame preliminare conoscitivo delle nuove unità.

Google PIxel 2: la questione fotocameraGoogle Pixel 2 Camera

la mancata implementazione di una tecnologia che segua necessariamente il trend di ultima generazione del momento non corrisponde a priori ad un fallimento nella gestione di uno specifico comparto. Il caso della fotocamera Google Pixel 2 ne è un candido esempio, Gli esperti analisti del noto portale accreditato Dx0Mark, di fatto, hanno provato con cognizione di causa l’indiscutibile supremazia qualitativa e funzionale delle soluzioni di Mountain View che prendono ora le distanze da una generazione precedente il cui score di appena 89 punti non aveva concorso a generare una condizione alla pari con i competitor.

Quest’anno le cose cambiano radicalmente e Google riesce nell’intento di sbaragliare la concorrenza Samsung ed Apple che rispettivamente con Note 8 ed iPhone 8 avevano decretato la presenza del miglior sistema di punta e scatta mobile dell’intero mercato. La società californiana ottiene ora un punteggio assoluto di ben 98 punti, portandosi a margine di un componente che sfiora l’assoluta perfezione.

Le prestazioni, secondo quanto riferito, sono eccellenti così come la riproduzione in alta fedeltà dei colori e delle sfumature di scena. Anche l’autofocus merita una particolare menzione ed offre un effetto sfocatura di sfondo che tenta di replicare alla buona le funzionalità Dual-Shoot delle unità con duplice obiettivo concorrenti. I Pixel 2, quindi, si pongono a margine di uno score che ha inquadrato pari merito le dirette controproposte a 94 punti.

Google Pixel 2 Camera Test

La riproduzione dei colori, stando alle immagini di sample, appare fedele e mai incerta e le immagini finali avranno modo di acquisire maggior rigore qualitativo in luogo di un display OLED che certamente regalerà intense emozioni visive. Per quanto riguarda, invece, il fattore zoom il trono spetta a Galaxy Note 8, così come emerso da una recente analisi conoscitiva della funzione.

A questo punto una domanda sorge spontanea: “Ci stiamo avvicinando all’assoluta perfezione nel comparto camera smartphone?. Per poter rispondere a questa domanda ci appelliamo direttamente alle dichiarazioni degli esperti Dx0Mark, i quali riferiscono del fatto che vi è ancora un ragionevole margine di miglioramento, che va ben oltre i limiti di scala fino oggi stabiliti.

Il fatto di aver conferito a Google Pixel 2 uno score 98 punti non deve essere indice assoluto di perfezione, in quanto i valori possono portarsi ben oltre i 100 punti, in considerazione del fatto che esistono in commercio mirrorless camera economiche le cui prestazioni superano di gran lunga quelle del comparto smartphone attuale. Sicuramente ci sarà ancora molto da scoprire e da valutare in futuro ma, per il momento, le fotocamere degli ultimi arrivati offrono le migliori soluzioni camera del mercato.

Google Pixel 2: accessori opzionali intelligentiGoogle Pixel Buds auricolari Smart

Nel pieno rispetto della sua nuova filosofia evolutiva, Google propone anche hardware opzionali da fornirsi quali accessori integrativi alle soluzioni Pixel, sebbene applicabili in ogni contesto di utilizzo in ambiente Android. Stiamo parlando delle nuove ed esclusive Google Pixel Bud, versioni antagoniste delle soluzioni AirPods Apple munite di connettività wireless e funzionalità intelligenti che consentono la traduzione istantanea di oltre 40 lingue.

Il costo iniziale stabilito per il mercato statunitense sarà di $149 ma giungeranno in Italia con un sovrapprezzo sul listino originale che li porterà a ben €199. Al momento si tratta di dispositivi ancora da testare per via empirica sul campo ma la promessa di un sistema simile apre nuove prospettive di utilizzo delle moderne tecnologie IA.

Google Clips fotocamera

Meno coinvolgente, invece, la nuova Google Clips, una videocamera Smart concessa dal costruttore ad un costo di lancio di ben $249. Decisamente molto più interessanti, invece, le proposte Google Home per la gestione intelligente degli spazi domestici automatizzabili ora attraverso due varianti prodotto della medesima famiglia, ovvero sia Google Home Standard e Home Mini, ambedue grandi assenti nel panorama di mercato italiano. 

Ad ogni modo, basti sapere che si tratta di soluzioni concorrenti alla stregua delle proposte Amazon Echo ma che, rispetto a queste ultime, offrono la prospettiva su sistemi più discreti e pronti ad accogliere ogni vostra richiesta per la gestione differenziata degli impegni, dagli appuntamenti, all’accensione dei piccoli e grandi elettrodomestici, delle luci, degli allarmi sonori e visivi, dei termostati e dei sistemi di audio-diffusione in prima battuta. Il tutto ad un costo di appena $49. Peccato non poterlo avere ancora qui in Italia.

Google Home Max

Comunque sia le novità non si fermano qui e vedono anche la contestuale presenza di un sistema etichettato come Google Home Max che si pone in antitesi alla versione Mini introducendo un livello di potenza audio in uscita sulle tonalità basse 20 volte più potente della versione Standard. Si tratta, in questo caso, di una via di mezzo accettabile tra uno speaker Sonos top-level ed una proposta per la domotica Amazon Echo. Perfetta, quindi, non soltanto per rendere automatici i tasks con le varie apparecchiature Smart ma anche per intrattenere un pubblico durante una ricorrenza o una festa anche in ambiente esterno.

Si tratta di una soluzione la cui commercializzazione sarà avviata negli Stati Uniti già in Dicembre per un lancio globale che coinvolgerà potenzialmente anche l’Italia solo nel 2018, dove lo si potrà apprezzare ad un prezzo base di $399. Anche in questo caso saremo in grado di operare direttamente tramite la nostra voce ed ottenere l’accesso a Youtube Red (non disponibile in Italia) per la visualizzazione di contenuti esclusivi. 

Google, quindi, manifesta attivamente la sua sempre più massiva presenza nel campo dell’Internet of Things, facendo realmente la differenza in un mercato che sta cambiando, evolvendosi secondo nuovi standard che descrivono un decisivo cambio di rotta nella fruizione dei contenuti digitali, così come sancito dal nuovo rapporto Censis 2017 per il mercato italiano.

Google Daydream View 2017

Nel contesto dell’evento e delle nuove frontiere dell’IoT sono rientrati anche i propositi per la realizzazione di un nuovo Google Daydream VR da indirizzare all’utilizzo in ambienti in realtà virtuale. Si tratta di un componente che introduce un tangibile miglioramenti nella qualità delle componenti adoperate per il corpo lente e lo chassis rivestito in morbido tessuto. Lato tecnico migliora il campo spaziale visivo, mentre si garantisce un miglior margine di comfort grazie alla possibilità di rimuovere la fascia superiore e di riporre il telecomando interattivo nell’apposito alloggiamento posto sul retro.

Si tratta di marginali miglioramenti hardware che fanno capo ad un’eccelsa ottimizzazione software che si concretizza nell’aggiunta di oltre 250 app e giochi specificatamente ottimizzati per la piattaforma, tra cui spiccano senz’altro titoli del calibro di: Need for speed No Limits VRLEGO Builder VR e Virtual Rabbids.

In aggiunta, Google ha poi proposto l’aggiunta del supporto per i video a 360 gradi su platform Youtube VR e nuovi film in realtà virtuale IMAX. Inioltre, si fa anche riferimento al fatto che sarà possibile fare mirroring display direttamente al televisore, in modo tale da realizzare un ambiente molto coinvolgente anche per il pubblico esterno. Qui di seguito si indicano le specifiche tecniche ed i device compatibili con il nuovo visore per la realtà virtuale Google.

Specifiche tecniche Google DayDream VR 2017

Visore

  • Dimensioni: 167,8 x 117,1 x 100,2 mm
  • Peso: 261 grammi

Controller

  • Dimensioni: 105 x 35 x 17 mm
  • Peso: 40 grammi
  • Sensori: IMU a 9 assi per il tracciamento di precisione
  • Batteria: 220 mAh

Smartphone Android compatibili

  • Google Pixel 2
  • Google Pixel
  • Samsung Galaxy S8/S8+
  • Samsung Galaxy Note 8
  • ASUS ZenFone AR
  • ZTE Axon 7
  • Huawei Mate 9 Pro
  • Lenovo Moto Z e Z2

Il device si renderà disponibile anche per il mercato italiano ad un costo di lancio pari a €109 ed in data ancora da definirsi.

Per concludere, l’azienda ha proposto anche un nuovo sistema ibrido all-in-one chiamato Google PixelBook che, assieme alle proposte del mercato smartphone, ha rappresentato senza ombra di dubbio l’apice dell’innovazione made in BigG. Trattasi di una soluzione mista notebook + tablet con schermo touchscreen ad estensione 12.3 pollici QHD, SoC Intel generazione Core i5/Core i7, sistema di archiviazione integrato a stato solido SSD da 512GB e RAM Memory da 16GB.Google PixelBook ibrido

Un componente decisamente interessante per il quale si offre un approfondimento specifico al nostro post di riferimento, ove si descrive anche il nuovo sistema di funzionamento integrato che realizza, all’occorrenza, un ambiente di utilizzo orientato alla produttività (notebook) o alla multimedialità quasi in via del tutto esclusiva (tablet). Scopri di più sul nuovo PixelBook e lasciaci pure qui tutte le tue personali considerazioni in relazione al Keynote Google 2017.

Come ti sono sembrati i Pixel 2? In cosa non ti hanno pienamente convinto? Spazio a tutti i tuoi commenti ed a tutte le tue personali considerazioni al riguardo. Inoltre, qui di seguito, trovi il video degli highlights per la presentazione Google Keynote 2017.

https://www.youtube.com/watch?v=HRy_fOyVKRU

FONTE

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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