News

Gradient, l’app di fotoritocco nella bufera per la funzione “al face”

Nel pieno di un successo che l’ha resa in pochi giorni una delle app più scaricate, Gradient sta continuando a far parlare di sé nelle ultime ore, sulla scia di milioni di utenti incuriositi dalla possibilità di vedersi associati a cantanti, attori o figure arcinote dello showbiz.

L’app di fotoritocco è alla ricerca di una nuova funzione che consente alle persone di alterare la propria etnia nelle immagini, con molti che la criticano per aver promosso il “blackface” digitale. La funzione, chiamata AI Face, presumibilmente consente agli utenti di scoprire come saremmo se fossimo nati in un continente diverso.

Gradient, l’app che dice a chi assomigliamo nel mondo dello spettacolo

Il lungometraggio è stato promosso dai personaggi televisivi Scott Disick e Brody Jenner, noti per le loro apparizioni nel reality show “Keeping Up With The Kardashians”, che hanno pubblicato immagini alterate su Twitter mostrando come sarebbero stati con diverse etnie. Disick ha anche pubblicato un’immagine simile sul suo account Instagram , ma ha disabilitato i commenti.

Diversi utenti hanno espresso indignazione in risposta ai tweet, definendoli ” razzisti ” e denunciando la loro promozione di questa nuova funzione. Tuttavia l’intento dei post pubblicati non era quello. Altre funzionalità dell’app consentono agli utenti di testare a quale celebrità assomigliano e trasformarsi in ritratti. L’app pubblicizza anche una funzionalità chiamata “stima dell’etnia”, che pretende di utilizzare l’intelligenza artificiale per analizzare la foto di qualcuno e calcolare la sua ascendenza.

Questa non è la prima volta che Gradient è stata oggetto di controversie. L’anno scorso sono state sollevate diverse domande sulla sua politica sulla privacy per le foto degli utenti e sulla sua tendenza ad addebitare agli utenti gli abbonamenti senza il loro esplicito consenso.

Gradient è un’applicazione gratuita solo in apparenza; richiede di sottoscrivere un abbonamento salato, circa 18 euro al mese oppure 4 euro circa a settimana. Nel primo caso si specifica che andrebbe ad attivarsi solo e soltanto se non si disdice entro tre giorni appunto.

Tuttavia a differenza dei vari Spotify, Netflix e soci, sembra impossibile recedere dall’obbligo di pagamento in tempo. A conferma di tutto questo si possono leggere numerosissime recensioni negative su ambo i mercati di applicazioni.

Tags: appGradient
Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Recent Posts

Cinema e Cervello: come i film attivano le nostre emozioni

Il cinema è una forma d'arte che cattura l'attenzione dello spettatore attraverso storie, immagini e suoni, ma c'è molto di…

7 Novembre 2024

WhatsApp introduce gli avvisi per gli aggiornamenti di stato

WhatsApp continua a portare in campo funzioni riguardanti gli aggiornamenti di stato. Scovate nell'ultima beta dell'app per dispositivi iOS, tracce…

6 Novembre 2024

Elezioni americane: come gli astronauti americani votano dallo spazio

Gli astronauti americani, anche quando sono in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), non rinunciano al diritto di voto, un’opportunità…

6 Novembre 2024

L’olio di palma e la Sclerosi Multipla: come una dieta ricca di grassi saturi può peggiorare i sintomi

L'olio di palma è da tempo oggetto di discussioni per i suoi effetti sulla salute. È ampiamente utilizzato nell'industria alimentare…

6 Novembre 2024

Recensione Asus Zenbook S 14: notebook duraturo con Intel Lunar Lake

Asus Zenbook S 14 (modello UX5406SA) è un notebook destinato a durare per molti anni, un dispositivo che convince sin…

6 Novembre 2024

Percorso nascosto dell’herpes labiale nel cervello: nuove scoperte e rischi per la salute neurologica

Il virus dell'herpes labiale, causato dal virus herpes simplex di tipo 1 (HSV-1), è ben noto per le fastidiose vescicole…

6 Novembre 2024