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Il grande squalo bianco passa molto tempo sul fondo del mare in cerca di piccole prede

Il grande squalo bianco (Carcharodon carcharias) viene spesso immaginato a caccia di grandi prede. Ma a quanto pare trascorre la maggior parte del suo tempo ⁠- almeno da giovane ⁠- nutrendosi di piccoli bocconcini di cibo sul fondo del mare.

Tra il 2008 e il 2019, i ricercatori hanno studiato il contenuto dello stomaco di 40 giovani squali bianchi catturati al largo della costa dell’Australia orientale. Queste informazioni hanno dipinto un quadro sorprendente di come si nutrono questi giovani squali. Il cibo principale degli squali è un grosso pesce: il salmone australiano. Ma più di un quinto della loro dieta è costituito da creature che nuotavano appena sopra il fondo dell’oceano, che vivono nelle barriere coralline o si nascondono nella sabbia.

Secondo il documento, pubblicato il 7 giugno sulla rivista Frontiers in Marine Science, ecco i principali spuntini degli squali:

  • Pesci che nuotano nelle acque intermedie, come il salmone australiano (32,2%)
  • Pesci da fondale come la sogliola (17,4%)
  • Pesci che vivono nella barriera corallina come i palustri blu orientali (5,0%)
  • Pesci “batoide”, un gruppo di pesci dal corpo piatto come le razze (14,9%)
  • Prede non identificate o insolite (30,5%)

 

Da grandi dimensioni derivano grandi prede

Questi dati dimostrano come il grande squalo bianco nell’età giovanile trascorra molto tempo a pasteggiare piccole prede sui fondali oceanici. Le prede più grandi e succose come altri squali e mammiferi come i delfini, non vengono cacciati fino al raggiungimento dei 2,2 metri di lunghezza dello squalo.

Ci sono anche alcune prove che gli squali maschi predano le razze e i loro cugini più spesso delle femmine; ma i ricercatori hanno notato che c’era una dimensione del campione troppo piccola per poter fare questa affermazione. Nonostante le molte informazioni su questa specie, è palese che non si smette mai di imparare nuovi dettagli sul loro comportamento.

Questi risultati si allineano con ciò che gli scienziati sanno dell’alimentazione degli squali bianchi e di come le specie di prede bersaglio cambia con l’aumentare delle dimensioni. Dal punto di vista scientifico, questa è una grande notizia, poiché aiuta a confermare gli studi precedenti condotti utilizzando tecniche diverse. Questo suggerisce un quadro generale abbastanza buono del nutrimento degli squali bianchi in diverse fasi della loro vita.

Il modo di nutrirsi del grande squalo bianco sta cambiando

È importante capire che questi risultati rappresentano un’istantanea di come vivevano questi squali in un determinato luogo e tempo. Gli squali mangiano molte cose ed è probabile che le loro scelte siano costantemente in evoluzione man mano che il mondo intorno a loro cambia. I fattori che possono influenzare le scelte di questi predatori marini sono infatti molteplici. Tra queste abbiamo il rischio di lesioni, l’incontro con un altro predatore, le loro probabilità di catturare la preda, o quanto sono affamati.

Gli esseri umani stanno avendo impatti senza precedenti sugli ecosistemi marini, e il grande squalo bianco si sta nutrendo anche in base alle loro azioni. Ad esempio come sottolinea il documento, il salmone australiano è un alimento importante; la pressione della pesca tuttavia e le temperature degli oceani ne hanno mutato drasticamente le quantità.

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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