L’impatto ambientale del progresso tecnologico è devastante per il pianeta

Date:

Share post:

L’impatto ambientale del progresso è così esteso che può essere visto da un aereo. Per decenni, David Maisel ha immortalato ambienti che stanno cambiando per mano degli umani. Per il suo ultimo progetto, Desolation Desert, il fotografo di San Francisco, ha trascorso due settimane nel deserto di Atacama in Sud America. L’insaziabile richiesta dell’umanità di rame, litio e metalli, per alimentare l’elettronica di consumo e l’industria dei veicoli elettrici, sta rimodellando il paesaggio di un fragile ecosistema.

impatto ambientale

L’Atacama, nel nord del Cile, è uno dei luoghi più aridi e meno popolati della Terra, ma l’industria dei metalli sta lasciando il terreno saccheggiato e sfregiato. Maisel, ha trascorso due settimane sul campo a documentare l’impatto ambientale di alcuni dei più grandi siti di estrazione della regione. Maisel, è del parere che siamo tutti complici, poichè queste risorse, impregnano ogni aspetto della nostra vita, dalla tecnologia ai trasporti. Le saline di Salar de Atacama, contengono più di un quarto delle forniture mondiali di litio.

Nella miniera di litio, a nord della città di San Pedro de Atacama, la salamoia ricca di litio viene pompata sotto le saline in enormi piscine, dove viene lasciata evaporare per gradi. Il risultato finale è una polvere argentea, carbonato di litio, che può essere trasformata in batterie. Il processo di estrazione consuma enormi quantità di acqua, in una regione che riceve meno 25 mm di pioggia all’anno. Maisel ha aspettato mesi per ottenere il permesso di sorvolare le operazioni di estrazione. Gran parte dello spazio aereo, è controllato dall’esercito cileno. Maisel afferma: “Si rimane affascinati da questo posto, ma il danno che si sta causando avrà un’impatto su tutto il pianeta”.

impatto ambientale

 

Bisogna trovare una soluzione per sostituire le batterie a litio

Chuquicamata, vicino alla città di Calama, è la più grande miniera di rame a cielo aperto del mondo. È in funzione dal 1882, ma la produzione è aumentata all’inizio del XX secolo quando i macchinari sono stati modernizzati. Oggi, la fossa è lunga oltre 4 km, larga 3 e profonda 850 metri. Il Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo, si adatterebbe comodamente all’interno. Il sito si trova a 2.900 metri sul livello del mare, così in alto che Maisel ha dovuto indossare una maschera per l‘ossigeno mentre scattava foto dall’aereo.

Il fotografo commentando il panorama afferma: “Proprio fuori dalla mia finestra lungo l’oceano c’erano queste petroliere che si riempivano di materiale estratto, e tutte  andavano in Cina”. Continua: “Fa parte tutto dell’economia globale, il litio torna dalla Cina sotto forma di batterie. Non è possibile valutare il pieno impatto ambientale dell’estrazione, solo osservando il buco lasciato nel terreno. Dopo che il rame è stato separato dalla roccia, i materiali indesiderati rimangono raccolti in pozze circondate da dighe, che Maisel descrive come “vaste oltre ogni comprensione”. Gli sterili, come sono chiamate le dighe nel settore, possono contenere metalli tossici come arsenico e mercurio. Nel gennaio 2019, una diga di sterili in una miniera di minerale di ferro in Brasile, è crollata uccidendo almeno 248 persone. Bisogna solo sperare che i ricercatori, trovino presto una soluzione per sostituire le batterie a litio.

Related articles

Emicrania a causa di un parassita nel cervello

Avere l'emicrania vuol dire avere a che fare con una condizione non curabile, ma semplicemente trattabile temporaneamente con...

Scoperta una Misteriosa “Regola dei Quattro” nei Materiali

Una sconcertante scoperta ha catturato l'attenzione degli scienziati nel campo della scienza dei materiali: la maggior parte delle...

Alimentazione: perché assumere i semi di lino ogni giorno?

I semi di lino sono una fonte ricca di nutrienti che hanno guadagnato popolarità negli ultimi anni per...

Trattamenti efficaci per i sintomi neurologici della Malattia di Lyme

La malattia di Lyme è una patologia infettiva causata dal batterio Borrelia burgdorferi, trasmesso dalle zecche. Se non...