I microbi possono contribuire a sviluppare attacchi di cuore

Un recente studio presentato a più congressi mondiali ha mostrato come i microbi possano favorire l'insorgenza di attacchi al cuore.

I microbi presenti nel corpo possono contribuire alla destabilizzazione delle placche coronariche e al successivo attacco cardiaco, secondo una ricerca in fase avanzata presentata oggi al Congresso ESC 2019 insieme al Congresso mondiale di cardiologia.

Lo studio ha scoperto che, a differenza dei batteri intestinali, i batteri nelle placche coronarie erano pro-infiammatori. Inoltre, i pazienti con sindrome coronarica acuta (attacco cardiaco) presentavano batteri intestinali diversi rispetto ai pazienti con angina stabile.

Dieta, fumo, inquinamento, età e farmaci hanno un impatto importante sulla fisiologia cellulare, sul sistema immunitario e sul metabolismo. Ricerche precedenti indicano che questi effetti sono mediati dai microrganismi nel tratto intestinale. Questo studio ha studiato il contributo del microbiota all’instabilità delle placche coronarie.

 

I microbi aumentano possibilità di attacchi cardiaci

Lo studio ha arruolato 30 pazienti con sindrome coronarica acuta e dieci pazienti con angina stabile. I ricercatori hanno isolato i batteri intestinali dai campioni di feci. I batteri della placca coronarica sono stati estratti da palloncini di angioplastica.

Il confronto tra microbiota nelle feci e placche coronariche ha rivelato una diversa composizione nei due siti. Mentre i batteri fecali avevano una composizione eterogenea e una pronunciata presenza di batterioideti e firmicutes, le placche coronarie contenevano principalmente microbi con fenotipi pro-infiammatori appartenenti a proteobatteri e actinobatteri.

Il primo autore Eugenia Pisano, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, Italia, ha dichiarato: “Ciò suggerisce una ritenzione selettiva dei batteri pro-infiammatori nelle placche aterosclerotiche, che potrebbe provocare una risposta infiammatoria e la rottura della placca”.

Le analisi hanno anche rivelato differenze nel microbiota intestinale tra i due gruppi di pazienti. Quelli con sindrome coronarica acuta avevano più Firmicutes, Fusobacteria e Actinobacteria, mentre Bacteroidetes e Proteobacteria erano più abbondanti in quelli con angina stabile.

Pisano ha dichiarato: “Abbiamo trovato un diverso trucco del microbioma intestinale in pazienti acuti e stabili. Le diverse sostanze chimiche emesse da questi batteri potrebbero influenzare la destabilizzazione della placca e il conseguente attacco cardiaco. Sono necessari studi per esaminare se questi metaboliti influenzano l’instabilità della placca. “