La sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA è stata lanciata il 12 agosto 2005 con l’obiettivo di studiare in dettaglio la superficie di Marte. L’immagine più recente risale allo scorso venerdì, quando in essa si intravede con grande evidenza uno strano buco nell’area vicina al polo sud marziano.
L’agenzia spaziale americana non sa se si tratti di una sorta di foro naturale di un cratere o di un buco formatosi in seguito ad un impatto. La sonda MRO ha esplorato la superficie di Marte per 11 anni, rivelando i segreti del pianeta rosso. Di questi segreti, come un vulcano si estinse più o meno contemporaneamente al momento in cui i dinosauri scomparvero sulla Terra o uno dei tre siti possibili per la discesa del Mars Rover nel 2020.
Ma l’immagine che l’esploratore spaziale ha inviato recentemente ha sorpreso gli scienziati: in essa la superficie del polo sud del pianeta può essere vista come una “groviera”, ricca di buchi e pertugi probabilmente formati dalla fusione di anidride carbonica in mezzo alle formazioni tipiche della regione. Tra queste, un enorme buco, perfettamente rotondo e più grande rispetto ai soliti crateri.
Tra le ipotesi che gli scienziati si sono cimentati a dare è la consueta teoria di una collisione con un asteroide o il crollo di tubi vulcanici di lava del pianeta rosso. Si è anche pensato che potrebbe essere stata l’attività vulcanica ad aver sciolto la superficie ghiacciata.
L’immagine è stata ripresa usando la telecamera ad alta risoluzione HiRISE a bordo di MRO, che permette ai ricercatori di vedere gli oggetti presenti sul pianeta rosso su una scala più grande di un metro di dimensione. Così, anche se si vede molto poco di quel buco marziano, il foro stesso misura centinaia di metri di diametro.
Nonostante questo, però, la NASA tergiversa nel dare e nel darsi una spiegazione che, con altri rilevamenti, sicuramente chiarirà.