Il consumo di funghi regolare, potrebbe ridurre le probabilità di contrarre un cancro alla prostata. La notizia è stata pubblicata sull’International Journal of Cancer, dove i ricercatori della Tohoku University Graduate School of Medicine del Giappone, hanno reso noti i risultati della ricerca. Il cancro alla prostata si sviluppa con l’aumento dell’età, ed è una patologia che inizia quando le cellule della ghiandola prostatica iniziano a mutare. È uno dei tumori maschili più comuni, con oltre un milione di nuovi casi all’anno.
La malattia ha un indice di mortalità molto alto, 86 morti al giorno e 31.620 entro un anno, secondo The End of Prostate Cancer. Ma lo studio giapponese, potrebbe ribaltare questa situazione. I ricercatori hanno condotto lo studio monitorando, per 25 anni, 36.499 uomini di età compresa tra 40 e 79 anni. Una parte di queste persone sono state controllate dal 1990, e provenivano dalla prefettura di Miyagi. Il secondo gruppo è stato osservato dal 1994 e vivevano ad Akisaki.
A ciascuno di essi è stato chiesto di fornire informazioni sulle abitudini quotidiane, incluse abitudini alimentari, stile di vita e la storia clinica familiare. Il follow-up a lungo termine dei partecipanti ha rivelato un risultato sorprendente, indicando che il consumo regolare di funghi riduceva il rischio di cancro alla prostata. Nei partecipanti che mangiavano funghi, tre o più volte a settimana, si è calcolata una probabilità del 17% in meno di sviluppare il cancro alla prostata, rispetto a quelli che non ne mangiavano.
Una svolta nella prevenzione del cancro alla prostata
Lo studio è una svolta importante nella prevenzione del cancro alla prostata, perché è il primo ad esaminare la relazione tra il consumo di funghi e lo sviluppo del carcinoma della prostata nell’uomo. “Studi in provetta e studi condotti su organismi viventi, hanno dimostrato che i funghi hanno il potenziale per prevenire il cancro alla prostata”, ha detto Shu Zhang, autore principale dello studio. “Ma, la relazione tra consumo di funghi e cancro alla prostata nell’uomo non è mai stata studiata prima”.
Il consumo di funghi ha un effetto positivo sulla salute degli uomini grazie a un aminoacido chiamato L-ergothioneine, ha detto Zhang. Questa sostanza si ritiene che sia utile per combattere lo stress ossidativo, uno squilibrio cellulare dovuto ad una dieta povera, uno stile di vita malsano e dall’esposizione alle tossine ambientali, che con il tempo può portare a un’infiammazione cronica che può provocare il cancro.