Il digiuno intermittente: sfata 4 miti e scopri i benefici

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Il digiuno intermittente è diventato una delle diete più popolari negli ultimi anni, guadagnando popolarità grazie alla sua semplicità: non detta cosa mangiare, ma quando mangiarlo.

Si tratta di un approccio alimentare che prevede cicli di digiuno e periodi di alimentazione. Esistono diverse modalità di digiuno intermittente, tra cui il digiuno a giorni alterni e il metodo che prevede un’alimentazione limitata nel tempo.

I benefici del digiuno intermittente

Diverse ricerche scientifiche suggeriscono che il digiuno intermittente possa apportare benefici alla salute, tra cui:

  • Riduzione del peso corporeo e del grasso corporeo: il digiuno intermittente porta a un consumo calorico inferiore, favorendo la perdita di peso.
  • Miglioramento della sensibilità all’insulina: il digiuno intermittente può migliorare la sensibilità all’insulina, aiutando a controllare i livelli di zucchero nel sangue.
  • Riduzione del colesterolo LDL e dei trigliceridi: il digiuno intermittente può abbassare i livelli di colesterolo LDL (“cattivo”) e dei trigliceridi nel sangue.
  • Funzione cerebrale migliorata: alcuni studi suggeriscono che il digiuno intermittente possa migliorare la funzione cerebrale e la memoria.
  • Aumento della longevità: la ricerca sugli animali ha collegato il digiuno intermittente all’aumento della durata della vita.

Sfatare i miti sul digiuno intermittente

Nonostante i potenziali benefici, il digiuno intermittente suscita ancora dubbi e preoccupazioni. Ecco alcuni miti comuni da sfatare:

Mito 1: Il digiuno intermittente influisce negativamente sugli ormoni sessuali.

In realtà, gli studi dimostrano che il digiuno intermittente non sembra abbassare i livelli di estrogeni nelle donne. Negli uomini, alcuni studi hanno rilevato lievi cali di testosterone, ma senza effetti negativi sulla forza muscolare.

Mito 2: Il digiuno intermittente provoca una maggiore perdita muscolare.

Il digiuno intermittente, come qualsiasi dieta ipocalorica, può comportare una perdita di massa muscolare se non abbinato ad un adeguato allenamento di forza e ad un’assunzione sufficiente di proteine.

Mito 3: Il digiuno intermittente porta a scelte alimentari peggiori.

Non ci sono prove che suggeriscano che il digiuno intermittente porti a fare scelte alimentari più malsane durante i periodi di alimentazione.

Mito 4: Il digiuno intermittente aumenta il rischio di disturbi alimentari.

Al contrario, alcuni studi indicano che il digiuno intermittente potrebbe addirittura ridurre alcuni sintomi tipici dei disturbi alimentari, come desiderio di cibo, preoccupazioni per il peso e comportamenti di alimentazione incontrollata.

È importante sottolineare che il digiuno intermittente potrebbe non essere adatto a tutti. Donne in gravidanza o che allattano, persone con diabete, ipertensione o altre condizioni mediche dovrebbero consultare un medico prima di iniziare un programma di digiuno intermittente.

In conclusione, il digiuno intermittente può essere un metodo sicuro ed efficace per perdere peso e migliorare la salute metabolica, ma è importante seguire alcune linee guida e non è adatto a tutti. Se stai pensando di provare il digiuno intermittente, è importante parlare con il tuo medico per assicurarti che sia sicuro per te.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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