I pazienti con un tumore della pelle che una volta erano considerati non curabili possono oggi vedere aumentare le loro probabilità di sopravvivenza del 50% grazie ad un doppio “cocktail” di farmaci, secondo uno studio. Assumere insieme del ipilimumab, commercializzato come Yervoy, e nivolumab, noto come Opdivo, sono molto efficaci nell’arrestare o invertire la progressione del melanoma avanzato. Entrambi i farmaci aiutano il sistema immunitario a trovare e distruggere le cellule tumorali mentre si diffondono.
I due farmaci costituiscono una nuova speranza per i pazienti affetti da melanoma in stadio avanzato
Il professor James Larkin, consulente oncologo medico presso il Royal Marsden NHS Foundation Trust e professore presso l’Institute of Cancer Research, ha dichiarato: “Somministrando insieme questi farmaci si stanno effettivamente eliminando due freni dal sistema immunitario anziché uno, in modo che esso sia in grado di riconoscere i tumori che in precedenza non riconosceva, reagire e distruggerli“.
Un decennio fa, solo un paziente su venti malato di melanoma allo stadio avanzato sarebbe sopravvissuto, peraltro per un massimo di solo nove mesi. Il professor Larkin ha poi dichiarato: “In passato il melanoma metastatico era considerato non trattabile. Gli oncologi consideravano il melanoma diverso dagli altri tumori: non poteva essere curato una volta diffuso. Questa è la prima volta che possiamo dire che le possibilità di sopravvivere al melanoma sono oltre il 50%, il che rappresenta una passo enorme“.
La malattia non era considerata curabile, ma ora molte vite potrebbero essere salvate
I pazienti che hanno preso parte allo studio sono stati divisi in tre gruppi: al primo, con 314 partecipanti sono stati somministrati entrambi i farmaci; un altro gruppo di 316 persone ha ricevuto Opdivo con un placebo; altre 315 persone hanno assunto Yervoy e un placebo. La sopravvivenza globale per i gruppi che hanno assunto insieme Yervoy e Opdivo è stata rispettivamente del 44% e del 26%. Di questi pazienti, il 74% ha resistito per cinque anni e il risultato è stato altrettanto buono per le persone che hanno interrotto il trattamento in anticipo a causa di effetti collaterali come eruzioni cutanee, diarrea e affaticamento.
Tuttavia, Larkin ha sottolineato che attualmente non esiste un metodo sicuro che sia in grado di prevedere quali pazienti abbiano maggiori probabilità di beneficiare dell’immunoterapia di combinazione. Ha in proposito aggiunto: “I due farmaci combinati hanno sicuramente un ruolo importante nel trattamento del melanoma metastatico e saranno la scelta migliore per alcuni pazienti. Per altri, la decisione potrebbe essere quella di somministrare i farmaci in sequenza“.