Otto tipi di allergeni devono essere elencati sulle etichette degli alimenti: latte, soia, uova, frutta a guscio, arachidi, grano, pesce e crostacei. Ma una nuova ricerca mostra che l’allergia al sesamo è molto più comune di quanto si pensasse rispetto alle allergie ad alcuni tipi di noci, molto più diffuse e frequenti tra i consumatori.
Il nuovo studio si è basato su un sondaggio a livello nazionale di oltre 50.000 famiglie, per sapere se soffrissero di un’allergia al sesamo e quali sintomi manifestasse una eventuale reazione. Le persone i cui sintomi corrispondevano all’allergia “auto-diagnosticata” sono risultate effettivamente affette da un’allergia al sesamo, ma c’è un po’ di confusione in proposito, perché i ricercatori non hanno condotto analisi sulle persone per le allergie, ma hanno solo fatto domande ai fini del sondaggio.
Non solo sesamo, ma anche la senape potrebbe essere un diffuso allergene
Estendendo i rilievi a tutti gli Stati Uniti, gli autori stimano che probabilmente un milione di americani sia affetto da una forma di allergia al sesamo. Non è infatti necessario che il sesamo sia elencato sulle etichette degli alimenti come allergene, quindi molto spesso gli alimenti possono contenere sesamo senza per questo specificarlo nell’elenco degli ingredienti; può essere infatti parte delle diciture “aromi naturali” o “spezie“, che non specificano gli ingredienti.
Quindi, chiunque noti un qualsiasi tipo di reazione fisiologica dopo aver consumato alimenti a base di sesamo, farebbe bene a parlarne col proprio medico curante. I sintomi di allergia alimentare possono infatti includere vomito o crampi allo stomaco, orticaria, fiato corto, irrigidimento della gola, gonfiore delle labbra o della lingua e altri sintomi più gravi come l’anafilassi, che può essere fatale.