iPhone 7 ed iPhone 7 Plus sono passati alla nostra attenzioni nel corso di queste ultime settimane che seguono l’ultimo Keynote 2016 in cui, attraverso un’accurata fase espositiva, sono stati messi in mostra gli ultimi elaborati della tecnologia Apple che, nonostante questo continua a far valere le proprie argomentazioni ingegneristiche dopo esserci portati a conoscenza di alcune scioccanti rivelazioni tecniche che vogliono la presenza di un misterioso chip integrato ri-programmabile.
Proprio quando ci eravamo illusi di sapere ormai tutto degli ultimi top di gamma, ecco che la software house di Cupertino ci stupisce portando alla nostra attenzione la presenza di un modulo elettronico davvero molto particolare. Nessuna menzione, nessuna informazione è trapelata prima, dopo o durante l’ultimo evento di presentazione.
Per quanto ancora inedito possa apparire il componente che nel corso di queste ultime ora sta impazzando sul web, pare si tratti di un device cosiddetto Field Programmable Gate Array (FPGA), ovvero sia un sistema che potrebbe essere riprogrammato a discrezione della società al fine di ospitare nuove e future funzioni, sebbene al momento inutilizzato.
Fondamentalmente, il chip FPGA posto a bordo degli ultimi iPhone 7 consentirebbe di implementare nuove feature servendosi di un processo che ne consente l’introduzione anche dopo l’installazione, al pari di un sistema software con previsti futuri aggiornamenti. In tal caso, quindi, notevole potrebbe essere l’impatto sull’efficienza registrata dal terminale e dal miglioramento nel tempo. Questo nuovo carattere di iPhone introduce, perciò, una sorta di importante incognita che al momento potrebbe corrispondere alla volontà di rendere il prodotto una sorta di “evergreen device“, sempre pronto a nuove funzioni e caratteristiche in applicazione alla dotazione prevista a bordo del terminale stesso.
Al momento, comunque, trattasi soltanto di mere teorie verso cui la società stessa mantiene il totale riserbo. Si ipotizza, inoltre, che il chip sia voluto allo scopo di implementare nuovi sistemi di machine learning da dedicare al’apprendimento automatico della sintassi per Siri, sebbene considerato da molti ancora insufficiente sul piano delle prestazioni hardware di supporto per tale scopo. Molto più verosimile, invece, sarebbe pensare ad una sorta di sistema hardware di codifica crittografata dei dati che mantenga sempre aggiornati i parametri operativi secondo il temporale trend evolutivo sul piano sicurezza mobile.
Come già detto, in questo caso, solo pure teorie per le quali Apple potrebbe fornire una risposta. Voi che cosa ne dite a proposito di questo misterioso nuovo chip iPhone 7?
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