La compagnia di Cupertino Apple inc. si è appena portata all’esposizione pubblica delle specifiche e delle caratteristiche distintive delle sue nuove unità mobile top di gamma per le serie iPhone 8, iPhone 8 Plus ed iPhone X, sulle quali si sono aperti focus particolareggiati sulle potenzialità hardware e software applicate dallo sviluppatore con l’avvento di un ecosistema iOS 11 che ad ogni modo ha ancora molto di che perfezionarsi dal punto di vista della gestione intelligente delle funzioni interattive.
E mentre cresce l’entusiasmo per un iPhone 8 appena giunto nel contesto di vendita del mercato italiano, in casa Apple si lavora strenuamente per le future generazioni di prodotto e le innovazioni hardware che di certo giungeranno al loro seguito.
In ultima analisi è balzato agli onori della cronaca il riferimento ad un nuovo brevetto regolarmente registrato e concesso dall’US Patents and Trademarks Office (USPTO) statunitense in merito ad una nuova tecnologia applicata all’utilizzo delle già note funzionalità 3D Touch che ospitano le dotazioni interattive accessorie per la sensibilità al tocco in pressione fin dalla generazione iPhone 6.
Si tratta di interessanti riferimenti vertenti su un nuovo sistema di interazione dei pannelli che ospiteranno i futuri top di gamma della compagnia, per i quali saranno da prevedersi seri miglioramenti interattivi.
Il documento ufficiale che descrive sommariamente le caratteristiche della nuova tecnologia 3D Touch di seconda generazione riporta in calce l’indicazione denominativa di “Rilevazione della pressione sul retro dei dispositivi touch”, segno che la società ha seriamente intenzione di prevedere l’implementazione di un modulo ausiliario che si affianchi a quello già presente nel profilo anteriore del display delle unità attuali.
In particolare si prende in considerazione l’idea di poter concepire un ulteriore layer di sensori lungo il pannello posteriore, così da coadiuvare congiuntamente l’azione di quello standard previsto sul frontale. Si tratta di un’aggiunta importante, che per quanto possa passare inosservata consente di estendere ulteriormente le capacità interattive con le applicazioni e le funzioni di sistema.
Ad ogni modo l’implementazione di una soluzione simile è molto più facile e dirsi che a farsi e gli ingegneri Apple dovranno certamente dedicare tempo e sforzi al perfezionamento di una tecnologia innovativa ma al contempo di difficile realizzazione.
La creazione del cosiddetto dual-3D Touch System potrebbe di fatto consentire di bypassare i fastidi causati da un’interpretazione falsata dei dati da parte dei sensori in-screen a seguito della temporanea deformazione dovuta ad una eccessiva pressione da parte dell’utente lungo la superficie dei pannelli, cosa che attualmente può avvenire in casi limite con l’implementazione del modulo unico frontale.
L’idea concepita e descritta dalla nuova proprietà intellettuale Apple risolverebbe quindi tali problematiche concedendo inoltre in uso terminali dal design più accattivante e dai profili più elastici e sottili. Il 3D Touch, come peraltro gran parte delle innovazioni già proposte da Apple, si conferma quindi come una tecnologia in continua evoluzione e dunque in corso di perfezionamento.
Voi utilizzate questo sistema interattivo per l’accesso rapido alle funzioni applicative in ambiente iOS? Lasciaci pure un tuo personale commento e non perderti la guida completa a tutte le novità introdotte in occasione del rilascio di iOS 11 per i device compatibili. Spazio a tutti i tuoi commenti ed a tutte le tue personali considerazioni al riguardo.