Keystone Pipeline, una parte è stata chiusa dopo un’ingente perdita d’olio

Una parte del gasdotto Keystone Pipeline è stata chiusa nel Nord Dakota dopo una perdita netta di petrolio di ben 380.000 galloni

In America sono molto diffusi gli oleodotti, delle condotte particolari, utilizzate per il trasporto di idrocarburi allo stato liquido dai pozzi o dai centri di stoccaggio fino ai porti o alle raffinerie. Il Keystone Pipeline System, uno dei principali, è un sistema di oleodotti in Canada e negli Stati Uniti, opera iniziata nel 2010 e ora di proprietà esclusiva di TC Energy, una società privata.

Recentemente, una parte di esso, nel Nord Dakota, è stata chiusa  dopo c’è stata un’ingente perdita di  oltre 380.000 galloni di petrolio, ha dichiarato il proprietario del gasdotto in una nota.

 

La perdita di petrolio del Keystone Pipeline nel Nord Dakota

Sebbene questa sia un’importante perdita economica per l’azienda e non solo, bisogna anche guardare l’impatto del liquido sull’ambiente. Il proprietario della pipeline TC Energy ha dichiarato giovedì che circa 9.120 barili di petrolio si sono riversati vicino a Edinburg, nel Dakota del Nord, colpendo 22.500 piedi quadrati di zone umide a circa un’ora dal confine canadese.

La perdita di petrolio, molto ampia e dispersiva, è stata scoperta martedì scorso e ha provocato la chiusura di una porzione della conduttura. Le fonti di acqua potabile non sono state influenzate, anche se la fuoriuscita di petrolio danneggerà inevitabilmente la vegetazione ed il suolo nell’area umida, ha affermato Karl Rockeman, direttore della divisione per la qualità delle acque del Nord Dakota. Ha confermato che la perdita è stata contenuta all’interno della zona di fuoriuscita iniziale, evitando così un problema ambientale su larga scala.

“In questo momento, non vediamo alcun impatto sulla salute pubblica”, ha affermato Rockeman, aggiungendo che “non dovrebbero esserci interruzioni e motivi per eventuali precauzioni speciali” per i residenti nella zona.