La maggior parte delle persone conosce bene l’importanza del monitoraggio del proprio peso corporeo, soprattutto quando si tratta di controllare il rischio di contrarre il diabete di tipo 2. Ma l’altezza può anche svolgere un ruolo determinante quando si tratta di prevedere questo tipo di rischi per la salute. Le persone più basse di statura hanno un rischio maggiore di contrarre il diabete di tipo 2 rispetto ai più alti, ha rivelato un nuovo studio.
I ricercatori dell’Istituto Potsdam-Rehbruecke di Potsdam, in Germania, hanno scoperto che ogni 10 centimetri di altezza in più sono associati ad un calo del 41% del rischio di diabete negli uomini e del 33% nelle donne; essi credono che la causa potrebbe essere la presenza di un più alto contenuto di grassi nel fegato e quindi di altri fattori di rischio come ipertensione, colesterolo alto e resistenza all’insulina.
L’altezza può quindi essere un indizio molto importante
Gli scienziati hanno poi esaminato le cartelle cliniche di 27.548 volontari di tutta Potsdam: 16.644 donne di età compresa tra 25 e 65 anni e 10.904 uomini di età compresa tra 40 e 65 anni. Ne sono stati studiati il peso corporeo, l’altezza, l’altezza da seduti, la circonferenza della vita e la pressione sanguigna. Lo studio ha scoperto che il rischio appariva maggiore nei soggetti di peso normale, con un rischio inferiore dell’86% per un’altezza superiore di 10 centimetri negli uomini e un rischio inferiore del 67% per un’altezza superiore sempre di 10 centimetri nelle donne.
Negli individui in sovrappeso e obesi, ad ogni 10 centimetri di altezza in più era associato un rischio di diabete inferiore del 36% per gli uomini e del 30% per le donne. Il dottor Clemens Wittenbecher e il professor Matthias Schulze, hanno dichiarato: “Ciò può indicare che un rischio di diabete più alto con una circonferenza della vita più ampia contrasta gli effetti benefici legati all’altezza, indipendentemente dal fatto che una circonferenza della vita più larga sia dovuta alla crescita o al consumo di troppe calorie“.