Le balene blu e la loro “strategia di alimentazione altamente efficiente”

Le balene blu sono diventati gli animali più grandi mai esistiti, e ciò è merito della loro particolare strategia per alimentarsi

balene

Le balene blu sono l’animale più grande che sia mai esistito, con oltre 33 metri di lunghezza e 150 tonnellate di peso. Nessun animale riesce ad andare vicino a queste immense dimensioni. Questo è merito non solo della genetica, particolarmente fortunata, ma anche della loro particolare strategia di alimentazione molto efficace.
Le balene di Baleen, il gruppo a cui appartengono le balene blu e le megattere, hanno lunghe setole in bocca, invece dei denti, che fungono da filtri giganti. Queste strutture in cheratina consentono ai mammiferi marini di assorbire enormi quantità di acqua, riempite con plancton, krill e piccoli pesci in un unico sorso. Questo modo estremamente efficiente di mangiare permette loro di assumere più calorie rispetto ai loro cugini dentati, come orche e delfini, che cacciano prede più grandi per sopravvivere.

 

L’alimentazione efficace delle balene blu

L’alimentazione, dunque, anche negli ambienti marini, è fondamentale per crescere. Le balene più grandi, infatti, hanno bocche più larghe, consentendo loro di setacciare più acqua e prede rispetto alle balene più piccole. Le dimensioni di questi giganti che vivono nell’oceano possono essere limitate soltanto per un specifico motivo, ovvero dalla mancanza stagionale di prede da mangiare, affermano i ricercatori.

“Le più grandi specie di balene baleen devono raccogliere i guadagni energetici dei cerotti di krill solo in alcuni dei mesi estivi più produttivi alle alte latitudini”, afferma il biologo della Stanford University Jeremy Goldbogen, che ha guidato lo studio.

“Strategie di alimentazione del filtro altamente efficienti significano che queste balene possono costruire depositi di grasso che possono quindi alimentare le loro migrazioni attraverso i bacini oceanici verso aree di riproduzione a latitudini più basse che sono più magre e forniscono molto meno cibo.”