L’attuale valore di Bitcoin sta attirando molti investitori nel mondo delle criptovalute. Questa nuova tipologia di asset, tuttavia, è molto complessa e pertanto bisogna comprenderne le basi tecnologiche prima di considerare un investimento. In questo articolo parleremo di Bitcoin e le sue più importanti componenti.
Quando si inizia a studiare le cripto, Bitcoin fornisce un ottimo punto di partenza. Infatti, BTC ha lanciato questa rivoluzione tecnologica e ha ispirato lo sviluppo delle altre criptovalute sul mercato.
Ecco quindi le principali componenti tecnologiche di Bitcoin.
Algoritmo di consenso Proof-of-Work
Nelle criptovalute, un algoritmo di consenso è il sistema utilizzato per raggiungere un accordo sulla validità delle transazioni all’interno della rete, senza ricorrere all’ausilio di un’entità centrale di controllo.
La Proof of Work è l’algoritmo di consenso che viene utilizzato per mantenere la sicurezza e l’integrità di Bitcoin. Essenzialmente, con questo algoritmo si richiede ai minatori di risolvere un complesso problema matematico per validare le transazioni e creare nuovi blocchi nella blockchain.
L’idea alla base della Proof of Work risale agli anni ’90 e fu introdotto come strumento per combattere lo spam su internet. L’idea era quella di richiedere un piccolo calcolo computazionale per impedire agli spammer di inviare grandi quantità di messaggi indesiderati, rendendo quindi sconveniente l’attività.
Nel caso di Bitcoin, invece, la Proof of Work viene utilizzata per garantire che le transazioni siano valide e che quindi tutti gli attori della rete convergano sul medesimo stato contabile, visionabile nei blocchi della blockchain.
Saranno i miner (minatori) a creare i nuovi blocchi della blockchain. Il primo minatore che trova il blocco viene ricompensato con nuovi bitcoin.
Grazie alla sua complessità computazionale, la Proof of Work rende difficile per gli attaccanti tentare di manipolare la rete, garantendo la solidità della stessa.
Network decentralizzato e Blockchain
Il network decentralizzato è un altro dei pilastri di Bitcoin e più in generale di tutte le criptovalute.
Si tratta di una rete di computer connessi tra di loro e gestiti da persone o organizzazioni che decidono volontariamente di partecipare alla rete. La caratteristica principale di questa rete è la sua natura decentralizzata, ovvero non esiste una sola entità centrale che controlla o gestisce il network. Invece, ogni nodo della rete è autonomo e partecipa alla gestione della rete tramite l’uso di un protocollo comune.
La blockchain, invece, è un registro digitale distribuito che memorizza in maniera sicura e immutabile le transazioni effettuate all’interno del network. Ogni blocco della blockchain contiene un insieme di transazioni confermate, e ogni blocco è collegato al precedente tramite un hash crittografico. Ciò significa che ogni blocco è legato al blocco precedente in modo indissolubile e verificabile, formando una catena di blocchi chiamata appunto blockchain.
La blockchain viene mantenuta da tutti i nodi della rete Bitcoin, che verificano e validano le transazioni e aggiungono i nuovi blocchi alla blockchain.
Crittografia asimmetrica
La crittografia asimmetrica è un sistema crittografico che utilizza una coppia di chiavi, una pubblica e una privata, per crittografare e decrittografare dati.
La chiave pubblica può essere condivisa con chiunque, mentre la chiave privata deve essere nota solo al proprietario.
In Bitcoin (ma anche in altre criptovalute), la crittografia asimmetrica è utilizzata per garantire la validità delle transazioni. Ogni utente ha un proprio paio di chiavi, una pubblica e una privata, utilizzate per firmare digitalmente le transazioni. Quando un utente invia una transazione, la sua chiave privata viene utilizzata per creare una firma digitale. Questa firma digitale viene poi verificata dalla rete Bitcoin utilizzando la chiave pubblica dell’utente. In questo modo è possibile garantire l’autenticità e l’integrità delle transazioni.