Nel 2014, LG ha voluto seguire le orme dei sui competitor, come Samsung e Huawei, lanciando un proprio processore chiamato Nuclun. Tuttavia, il suddetto chipset è stato utilizzato soltanto su un singolo smartphone e realizzato esclusivamente in Corea del Sud, che tra l’altro è risultato difettoso portando le vendite del G3 Screen (il terminale mosso dal suddetto SoC) verso il basso.
Mentre ci sono state soltanto pochissime indiscrezioni, le quali hanno indicato che il gigante coreano stava lavorando su una nuova serie di processori, questi non si sono mai materializzati. Tuttavia, qualcosa potrebbe cambiare molto presto poiché nelle scorse ore sono trapelate in rete due interessanti marchi di chip di cui LG ha recentemente presentato una domanda presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (European Union Intellectual Property Office).
LG: l’azienda sudcoreana a lavoro su una nuova serie di processori per smartphone?
I suddetti processori sono conosciuti con i nomi in codice LG KROMAX Processor e LG EPIK Processor. Entrambi i marchi sono classificati come “Chips [integrated circuits]; Multiprocessor chips”. Sebbene non ci sia ancora nessuna garanzia o notizia ufficiale che i suddetti chipset possano essere lanciati all’interno di nuovi smartphone Android, in realtà potrebbero essere rivolti al settore dell’Internet of Things (IoT).
Lo scorso anno, inoltre, Intel ha confermato ufficialmente che produrrà dei processori ARM realizzati nelle fabbriche del brand sudcoreano. Secondo la stessa relazione, i chip dovrebbero essere costruiti utilizzando un processo produttivo a 10 nm. Attualmente, questa tecnologia è stata adottata sullo Snapdragon 835 di Qualcomm, sull’Apple A11 Bionic, sull’HiSilicon Kirin 970 di Huawei e sull’Exynos 8895 di Samsung.
Tutti questi processori assicurano delle prestazioni al top ma allo stesso tempo consumano poca energia. A meno che non si tratti del Nuclun 2, LG potrebbe commercializzare i primi smartphone, mossi da questo chipset, molto presto. Dopo la disavventura avuta con il Nuclun, la compagnia sudcoreana potrebbe presentare una famiglia di SoC mid-range così da evitare eventuali rischi con un flagship a tutti gli effetti.