Il Long Covid è una patologia molto particolare che non colpisce tutti quanti. I sintomi sono sostanzialmente quelli della malattia normale anche se tutti e soprattutto quelli di natura neurologica. Proprio questo aspetto ha fatto si che gli studi si concentrassero molto anche sul legame con lo stress. In poco tempo è stato visto come di fatto alcuni fattori come la depressione, l’ansia, stati di angoscia, solitudine e stress legato proprio all’infezione da coronavirus aumentato la possibilità di sviluppare la versione prolungata.
Questi risultano tutti essere predittori del Long Covid, anche di più rispetto a fattori più fisici e facilmente registrabili e quantificabili, come ipertensione, diabete, colesterolo alto, asma e alcune forme di cancro. Una scoperta che sottolinea ancora una volta l’importanza che bisogna dare alla salute mentale di tutti. Un suo deterioramento si porta dietro di sé il fisico con molta facilità.
Long Covid: una questione anche di salute mentale
Le parole dei ricercatori: “C’è una lunga storia di persone che non prendono queste condizioni di salute mentale così seriamente come potrebbero prendere condizioni di salute fisica che potrebbero essere più facili da misurare o più facili da vedere. Per lungo tempo il COVID, ovviamente, diventa molto importante guardare alla salute psicologica e solleva più in generale la questione dell’importanza di identificare e trattare i problemi di salute mentale.”
Lo studio ha preso in esame 54.960 partecipanti. Di questi, hanno visto che le persone che risultavano presentare livelli di stress particolarmente alti aveva un rischio di contrarre il Long Covid maggiore del 30% e fino al 50%. In generale, tra tutti quelli colpiti da tale patologia, il 40% non aveva precedenti condizioni di salute mentale segnalati.