Quando si parla di colonizzare altri mondi ci si immagina la creazione di vari insediamenti su quest’ultimi, magari sulla superficie o anche al di sotto. In realtà l’uomo ha già colonizzato qualcosa al di fuori della Terra ovvero la Luna. Come? Semplice, trasportando sul nostro satellite dei microrganismi considerati praticamente indistruttibili, in grado di resistere a radiazioni estreme così come al calore o al freddo. No, non sono gli scarafaggi, ma sono i tardigradi, esseri così piccoli che servono microscopi per vederli.
Apparentemente secondo l’organizzazione dietro alla missione israeliana che ha portato la sonda Beresheet a schiantarsi sulla Luna, questi esseri sono usciti vivi dall’incidente e che attualmente vivono sulla roccia spaziale. La domanda a questo punto è perché tali esseri sono arrivati con questa sonda e non con i viaggi precedenti? Semplice, perché erano stati appositamente inseriti all’interno del materiale che era stato spedito lassù.
La Luna e i suoi nuovi abitati
Una parte della missione privata israeliana era quella di portare la conoscenza dell’uomo nel cosmo e quindi all’interno del mezzo erano state inseriti diversi oggetti terrestri. Tra questi c’era della resina epossidica al cui interno erano presenti intrappolati tali organismi terrestri. È credenza del team dietro la missione che questo artefatto sia sopravvissuto e che quindi i tardigradi siano vivi lassù. Detto questo però c’è anche da dire che la colonia risulterà solo temporanea in quando in assenza di cibo e di acqua gli impedirà si svegliarsi e riprodursi. Saranno anche praticamente invincibili, ma alcuni aspetti fisiologici hanno sempre bisogno di carburante.