Inserire delle verdure nella propria dieta non protegge dalle malattie cardiache, secondo un nuovo studio. I risultati mettono in discussione gli studi precedenti che affermavano il contrario, ossia che maggior quantità di verdure danno una protezione maggiore riguardo le malattie cardiache. Queste malattie possono portare a molti effetti collaterali come ictus, attacchi di cuore e persino la morte.
Gli studi precedenti potrebbero non aver preso in considerazione alcuni fattori del nostro stile di vita come il fumo, il consumo di alcolici e l’assunzione eccessiva di carne rossa; altri fattori socio economici come istruzione, reddito e ricchezza di una persona. Ciò conferma che le prove precedenti risultano essere incoerenti.
Assumere maggior quantità di verdure non protegge da malattie cardiache
Il nuovo studio su larga scala nel Regno Unito ha rilevato che è improbabile che il consumo di verdure cotte e crude influisca sulle malattie cardiovascolari. Tuttavia gli esperti evidenziano che una dieta sana ed equilibrata e una regolare di perdita di peso rimangono importanti per evitare il rischio di malattie importanti. Il nuovo studio non ha trovato prove di un effetto protettivo dell’assunzione di verdure sull’insorgere delle malattie cardiache. I ricercatori hanno utilizzato i dati di 399.586 persone iscritte allo studio sulla biobanca britannica.
Quando hanno iniziato lo studio è stato chiesto ai pazienti del loro piano alimentare, il loro stile di vita e della loro vita medica. Sono state analizzate le risposte alle domande su quante verdure crude e cotte mangiavano in media ogni giorno, insieme alla probabilità che fossero ricoverati in ospedale per infarto, ictus o CVD grave e il rischio di morte. Inoltre sono stati presi in considerazione lo stato socio economico, l’attività fisica e la dieta. I ricercatori hanno cercato di capire se questi fattori esterni potessero essere collegati al rischio di queste malattie e il consumo di verdura.
Tenere in considerazione alcuni fattori esterni
Il rischio di morte per CVD era inferiore di circa il 15% per quelli con l’assunzione di verdure più alta rispetto a quella più bassa. Tuttavia, questo effetto apparente è stato sostanzialmente attenuato quando sono stati presi in considerazione i possibili fattori socioeconomici, nutrizionali, sanitari e medici. Quando questi fattori sono stati presi in considerazione, l’efficacia delle verdure sul rischio di malattie cardiache era diminuita di oltre l’80%. Secondo i ricercatori gli studi futuri dovranno tener presente se particolari tipi di verdure e la loro cottura potrebbero influenzare il rischio di queste malattie.
Seguire una dieta equilibrata e mantenere un peso sano rimane una parte importante per mantenere una buona salute e ridurre il rischio di malattie importanti, inclusi alcuni tumori. È ampiamente raccomandato di consumare almeno cinque porzioni di una varietà di frutta e verdura ogni giorno.
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