Poco più di un mese fa, la più ambiziosa missione progettata dall’uomo verso il Pianeta rosso ha avuto inizio. Comunemente nota come “2020 Mars Mission“, essa ha impiegato un rover chiamato Perseverance, con la speranza che possa rispondere ad alcune delle domande che la comunità scientifica da sempre si pone su Marte. Manca tuttavia ancora diverso tempo prima che il rover raggiunga l’area designata, il cratere Jezero. L’atterraggio dovrebbe avvenire nel febbraio 2021 e ciò significa che, salvo gli aggiornamenti occasionali che la NASA darà sul rover e sul suo viaggio, non possiamo aspettarci scoperte significative per qualche tempo.
I diavoli di sabbia sono in realtà fenomeni atmosferici piuttosto comuni, tanto sulla Terra quanto su Marte
Ma oltre a Perseverance, abbiamo ancora qualcuno che sta lavorando per noi su Marte: il rover Curiosity. Sin dalla fine della missione di Opportunity, causata da un’inesorabile tempesta di sabbia scatenatasi su tutto il pianeta nel 2018, Curiosity è stata la nostra unica “referente” da Marte. Le scoperte portate alla luce dal rover sono state peraltro di grande rilevanza: ci ha mostrato argilla marziana, le due lune del pianeta, Phobos e Deimos, mentre passavano di fronte al Sole, e persino la tempesta che ha poi abbattuto Opportunity. Ma ora, Curiosity ci fornisce le straordinarie immagini di un diavolo di sabbia marziano.
Questi tornado in miniatura sono molto comuni su Marte, così come sulla Terra, ma sono estremamente difficili da immortalare. E anche quando riusciamo a vederlo, possiamo farlo solo da una certa distanza: bisogna infatti guardare molto da vicino per distinguere il vortice. Un’immagine della NASA, disponibile a questo link, ci dà l’idea del fenomeno. “Marte è un luogo molto dinamico, a causa della sua atmosfera e di come essa interagisce con la superficie“, ha affermato Claire Newman, scienziata della Aeolis Research. “Al momento, siamo nella stagione ventosa nel cratere Gale e ciò significa che stiamo assistendo ad un aumento dell’attività eolica sulla superficie di Marte“.