La microplastica è uno dei problemi dei nostri tempi, non solo a livello ambientale, ma anche per la salute pubblica come mostrato da ultimi studi. I pericoli che potrebbero nascondersi dietro queste particelle sono molto e per questo ci sono molto ricerche in merito. Per esempio, si è scoperto che diversi parassiti possono sfruttare le suddette per viaggiare verso i mari e gli oceani.
Il problema in questo scenario è il fatto che questi parassiti possono appunto raggiungere tranquillamente la vita acquatica che ormai si sa finiscono per ingerire grandi quantità di microplastica. Il punto successivo è quello in cui l’uomo finisce per mangiare esemplari contaminati non solo con della plastica, ma anche con parassiti come la Toxoplasma gondii, Giardia e Cryptosporidium.
Microplastica e parassiti
Le parole di Karen Shapiro, esperta di malattie infettive all’Università della California: “È facile per le persone liquidare i problemi di plastica come qualcosa che non ha importanza per loro, come, ‘Non sono una tartaruga nell’oceano; non mi soffocherò con questa cosa. Ma una volta che inizi a parlare di malattie e salute, c’è più potere per implementare il cambiamento. Le microplastiche possono effettivamente spostare i germi in giro e questi germi finiscono nella nostra acqua e nel nostro cibo.”
Al momento questo scenario è stato dimostrato solo in laboratorio dove appunto i parassiti sopracitati sono stati visti legarsi a particelle di microplastica. Ora i ricercatori sono curiosi di scoprire se effettivamente nella vita reale succede e con che frequenza. Si parla soprattutto di microfibre di poliestere.