Dal mondo della scienza arriva una notizia davvero interessante. L’uomo attraverso i Nanorobot è riuscito a controllare la mente di una creatura vivente. Nel corso di un’esperimento alcuni scienziati inserendo alcuni nanorobot nella mente di scarafaggi sono riusciti a rilasciare dei farmaci. Questa tecnica, impiegata in questo esperimento, potrebbe essere utilizzata in futuro per la cura di malattie relative ai disordini mentali. Questo riguarda soprattutto la schizofrenia e l’iperattività. Questa ricerca nasce dal fatto che spesso le medicine presentano effetti collaterali. Questi potrebbero essere ridotti di molto se si fosse in grado di rilasciare il farmaco solo nella zona interessata e cioè quella da curare.
Proprio da ciò prende spunto questo esperimento che qualora possa venire replicato negli uomini potrebbe portare evidenti benefici da questo punto di vista. Shawn Douglas e il suo team che operano all’interno della Harvard University’s Wyss Institute hanno utilizzato per questo esperimento la cosiddetta tecnologia denominata “Dna Origami“. Questa tecnica consente, per mezzo di un software, di modellare i Nanorobot per dare loro la forma più idonea a raggiungere il loro scopo. Alla fine la forma prescelta è stata quella della vongola. Questo ha consentito ai nanorobot di poter contenere una piccolissima dose della medicina.
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Inoltre gli scienziati hanno anche pensato di risolvere il problema che questo involucro si possa aprire in qualche zona del corpo diversa da quella programmata e dunque hanno dotato questi nanorobot di due lucchetti. Questi non sono altro che due aptameri, che in pratica sarebbero due filamenti di DNA realizzati in maniera da riconoscere una specifica molecola. Quando questi si incontrano, il filamento si apre e sblocca l’involucro e così il farmaco esce. L’esperimento in questione ha dimostrato che in questa maniera all’incontro con cellule malate di leucemia, i nanorobot rilasciando un farmaco inibitore della crescita di queste cellule sono riuscite a ridurre del 50% il numero delle cellule malate.
Nel frattempo in Israele, un team di ricerca della Bar Ilan University, a Ramat Gan, è riuscito a creare dei nanorobot che permettono il rilascio del farmaco attraverso l’uso di nanorobot nel momento desiderato attraverso il controllo mentale dell’uomo. Si tratta di una tecnica innovativa che potrebbe risolvere gran parte dei problemi che fino ad ora hanno caratterizzato questa tecnologia. Quest è avvenuto creando una sorta di cancello a questi nanorobot che si aprono a comando quando è necessario che ciò accada. Il controllo mentale in questo caso è avvenuto per mezzo di un cappello EEG (elettroencefalogramma).
Questa tecnologia, tra l’altro, potrebbe essere usata anche per altri scopi, come ad esempio controllare il livello di alcol che si vuole assumere, onde evitare di ubriacarsi. Ma queste potrebbero avere molte altre funzioni senza alcun limite alla fantasia. Ad esempio potrebbero essere utilizzati anche per controllare gli stati d’animo delle persone, attraverso la presenza di Nanorobot che rilasciano particolari farmaci.