La NASA ha sviluppato un’intelligenza artificiale (IA) per rilevare nuovi crateri su Marte in meno tempo. Gli scienziati planetari del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno sviluppato lo strumento di apprendimento automatico per far risparmiare tempo ai ricercatori, addestrando l’IA con 6.830 immagini del Pianeta Rosso. Lo strumento è chiamato “classificatore automatico di crateri da impatto fresco”.
Identificare nuovi crateri senza un’intelligenza artificiale è un’attività che richiede tempo; un ricercatore può impiegare 40 minuti per scansionare correttamente un’immagine. Funzionando su un supercomputer, l’IA è invece in grado di rilevare i crateri a una velocità 480 volte più veloce degli umani, riducendo il tempo di rilevamento di 40 minuti a soli cinque secondi.
L’intelligenza artificiale è un aiuto importante per gli scienziati
Nonostante i risultati dell’intelligenza artificiale, è ancora necessario che un essere umano controlli l’accuratezza del suo lavoro a causa della sua incapacità di fare analisi più qualificate. Alla fine, l’obiettivo è che sistemi come questi funzionino su computer a bordo di orbite di Marte, piuttosto che su computer sulla Terra. Si spera inoltre che lo strumento possa offrire una visione più completa della frequenza con cui le meteore colpiscono Marte, oltre a trovare impatti ancora più piccoli che sono stati trascurati dagli scienziati.
Questo non è l’unico caso in cui l’intelligenza artificiale è stata utilizzata dalla NASA per rilevare dati che sono sfuggiti agli scienziati umani. Precedentemente un algoritmo di intelligenza artificiale ha infatti scoperto 50 nuovi potenziali pianeti che gli umani non avevano identificato. Un’altra IA è stata invece realizzata per rivelare la struttura dell’universo, tale strumento chiamato “Dark Emulator” può creare centinaia di universi virtuali e utilizzare quelle simulazioni per aiutare gli scienziati a scoprire di più sulla nostra realtà.