L’idea della NASA, o forse più dell’attuale presidente degli Stati Uniti, è quella di far tornare l’uomo sulla Luna entro il 2024, ancora meglio se si tratta di una donna invece. Detto questo, il nuovo capo dei voli spaziali dell’agenzia aerospaziale ha voluto tirare i freni all’entusiasmo. Non vogliono fare promesse che non sono in grado di mantenere.
Le parole di Kathy Lueders, il capo dei voli spaziali: “Non ho una sfera di cristallo. Vorrei sapere quella risposta. Ciò renderebbe il mio lavoro molto più semplice. Ci proveremo”. Ovviamente l’ente si impegnerà affinché la missione Artemis partirà in tempo, ma ci sono molte variabili in capo, molte di queste non si possono controllare, come l’attuale pandemia per esempio.
La NASA e il ritorno sulla Luna: si farà, ma quando?
Lueders ha continuato dicendo: “È molto importante avere un obiettivo aggressivo. Avevamo un obiettivo aggressivo nell’equipaggio commerciale e penso che quell’obiettivo aggressivo ci ha garantito la possibilità di realizzare le cose il più rapidamente possibile, ma penso anche che ciò che è importante sia quando ti imbatti in sfide tecniche è concentrarsi.”
Alla NASA devono ancora mettere a punto tante cose proprio la pandemia ha rallentato di molto i lavori a terra. Molti progetti sono stati messi in stand by e non si può certo organizzare un lancio umano nello spazio solo tramite telelavoro. L’agenzia ha già dovuto segnalare ritardi in tanti altri progetti come il test dei mezzi di volo pensati per la missione. In sostanza, forse il 2024 potrebbe non essere una data valida.