Il 2 febbraio 2024, i fisici del MIT hanno pubblicato uno studio rivoluzionario che potrebbe ridefinire la nostra comprensione della Via Lattea. L’analisi delle velocità delle stelle lungo la galassia ha rivelato una sorprendente possibilità: il nucleo gravitazionale potrebbe avere una massa più leggera e contenere meno materia oscura di quanto inizialmente ipotizzato.
I dati provenienti dai telescopi spaziali Gaia e terrestri APOGEE sono stati fondamentali per questa scoperta. Oltre 33.000 stelle, comprese quelle più remote, sono state studiate per determinare la “velocità circolare” di ciascuna stella, fornendo così una nuova curva di rotazione della Via Lattea.
La curva, piatta inizialmente e poi inaspettatamente in discesa ai margini galattici, ha sorpreso gli scienziati. Questo declino improvviso potrebbe indicare una massa più leggera nel nucleo galattico, sfidando le precedenti stime sulla densità di materia oscura.
Pubblicato su Monthly Notices of the Royal Society Journal, lo studio mette in luce una tensione con le precedenti misurazioni e solleva domande intriganti sullo stato di equilibrio della nostra Galassia. Gli scienziati suggeriscono la possibilità di masse nascoste oltre il bordo del disco galattico, aprendo la strada a ulteriori ricerche e simulazioni ad alta risoluzione.
Questa scoperta potrebbe avere profonde ripercussioni sulla nostra comprensione dell’Universo, spingendo la comunità scientifica a riconsiderare il ruolo della materia oscura nella formazione e nell’evoluzione delle galassie.
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