Un occhio bionico simile a quello umano potrebbe cambiare il mondo della robotica

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Il progresso scientifico ha raggiunto ormai un tale livello da poter rendere la figura dell’uomo bionico realtà e non più fantascienza. Gli scienziati hanno infatti creato un occhio artificiale che potrebbe fornire la vista ai robot umanoidi. Secondo i ricercatori, in futuro questa tecnologia potrebbe anche aiutare coloro che sono ipovedenti.

Un gruppo di ricercatori di Hong Kong hanno costruito l’Eye ElectroChemical, noto come EC-Eye. Il bulbo artificiale è stato realizzato per assomigliare alle dimensioni e alla forma di un occhio umano, ma con un potenziale maggiore.

occhio bionico robotica

EC-Eye, come funziona l’occhio robotico?

L’occhio artificiale utilizza una lente per focalizzare la luce su una fitta serie di nanofili sensibili alla luminosità al fine di imitare un’iride e una retina umane. Le informazioni passano attraverso i fili, che agiscono come la corteccia visiva del cervello, a un computer per l’elaborazione.

“Gli occhi biologici sono probabilmente l’organo sensibile più importante per la maggior parte degli animali su questo pianeta. In effetti, i nostri cervelli acquisiscono oltre l’80% delle informazioni sull’ambiente circostante attraverso i nostri occhi”, hanno scritto i ricercatori nel loro articolo, pubblicato su Nature.

“In futuro, possiamo utilizzarlo per una migliore visione delle protesi e della robotica umanoide”, ha dichiarato Zhiyong Fan, ingegnere e scienziato dei materiali e coautore del documento.

L’occhio robotico può registrare i cambiamenti nell’illuminazione un po’ più velocemente dell’occhio umano ed è in grado di vedere attraverso la luce fioca. Secondo gli scienziati la nuova tecnologia diverrà parte nella nostra vita quotidiana entro il prossimo decennio.

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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