Omega-3 e gli effetti sul cervello durante la mezza età

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Le particelle di Omega-3 presenti nel sangue hanno la capacità di migliorare la struttura del cervello delle persone, soprattutto durante la mezza età quando inizia le facoltà cognitive, se non allenate, risultano essere sempre più in bilico. La scoperta si basa sull’analisi di gruppi di persone tra i 40 e i 50 anni.

Le parole di Claudia Satizabal, uno dei ricercatori presso il Glenn Biggs Institute for Alzheimer’s and Neurodegenerative Diseases: “Gli studi hanno esaminato questa associazione nelle popolazioni più anziane. Il nuovo contributo qui è che, anche in età più giovane, se si segue una dieta che include alcuni acidi grassi omega-3, si sta già proteggendo il cervello per la maggior parte degli indicatori del cervello invecchiamento che vediamo nella mezza età.”

 

Omega-3: un toccasana per il cervello

L’omega-3, la cui fonte principale sono i pesci di acqua fredda, sono associati al volume dell’ippocampo. Più alta la presenza di queste particelle, più risulta essere grande tale porzione di cervello. A livello di facoltà cognitive si parla di una maggiore capacità di portare avanti ragionamenti astratti e di comprendere concetti complessi così come avere un pensiero logico funzionante.

“Gli acidi grassi Omega-3 come EPA e DHA sono micronutrienti chiave che migliorano e proteggono il cervello. Abbiamo visto i risultati peggiori nelle persone che avevano il minor consumo di omega-3. Quindi, questo è qualcosa di interessante. Anche se più omega-3 maggiori sono i benefici per il cervello, devi solo mangiarne un po’ per vederne i benefici. Non capiamo ancora tutto, ma dimostriamo che, in qualche modo, se aumenti un po’ il consumo di omega-3, stai proteggendo il tuo cervello.”

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