L’OMS insiste sul fatto che il coronavirus non è un prodotto di laboratorio

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L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha nuovamente respinto le teorie secondo cui il coronavirus è stato creato in un laboratorio, sottolineando che tutte le prove disponibili fino ad oggi suggeriscono che il SARS-CoV-2 sia di origine animale naturale e non trattata come virus manipolato o prodotto.

L’affermazione arriva dopo che alcuni funzionari statunitensi, e soprattutto il presidente Donald Trump, hanno sottolineato che il virus potrebbe essere stato creato in un laboratorio situato a Wuhan, dove è iniziata la pandemia, e che la sua amministrazione ha iniziato a indagare sulle origini del coronavirus.

 

La vera fonte

L’OMS ha precedentemente affermato che la composizione genetica del virus è strettamente correlata ai coronavirus identificati nei pipistrelli, suggerendo che la malattia ha avuto origine in quell’animale prima di fare il salto nell’uomo.

Takeshi Kasai, direttore regionale dell’OMS per il Pacifico occidentale, ha affermato che, sebbene non sia stato possibile identificare la fonte esatta, è probabile che la malattia provenga da animali. Questa affermazione è arrivata dopo che il presidente Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno indagando se il virus sia trapelato da un laboratorio di Wuhan che stava studiando i coronavirus, incluso il virus SARS, un parente stretto genetico dell’attuale coronavirus.

Si ritiene che il nuovo coronavirus abbia fatto il salto dagli animali all’uomo nel mercato del pesce di Huanan a Wuhan, dove è stato rilevato il primo gruppo di casi. Tuttavia, finora la Cina non è riuscita a identificare il “paziente zero”, ovvero la prima persona a contrarre l’infezione. Senza sapere chi è il Paziente Zero o come è stato infettato, sarà impossibile conoscere la vera fonte del virus.

 

Parte di un esperimento fallito

Tuttavia, la stessa OMS non esclude che il virus possa essere stato portato nel mercato di Huanan da un essere umano già infetto, che poi lo ha diffuso ad altri. I possibili casi di coronavirus risalenti a metà novembre 2019, un mese prima di quanto si pensasse, sono attualmente allo studio.

Secondo i rapporti, i servizi di intelligence statunitensi hanno avviato un’indagine su larga scala in laboratorio per affermare che gli scienziati hanno permesso al nuovo coronavirus di “evadere” come parte di un esperimento fallito, portando alla pandemia globale. L’OMS ha confutato queste ipotesi, affermando che diversi studi hanno analizzato le caratteristiche genomiche della SARS-CoV-2 e non hanno trovato prove a sostegno del coronavirus come prodotto di laboratorio, sottolineando che se si trattasse di un virus “costruito”, la sua sequenza genomica mostrerebbe una miscela di elementi noti, ma “non è così“.

Da parte sua, la Cina ha negato la speculazione secondo la quale l’agente patogeno abbia avuto origine nel laboratorio dell’Istituto di virologia di Wuhan e avverte che le agenzie governative degli Stati Uniti stanno preparando una “cospirazione” con il Paese.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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